Prisma
Certo cosa non è gratificante
disfare tutto quel che pria è fatto,
imporre altro pensiero alla tua mente
quando concluso avea il primo atto.
Quarta è questa fatica che su foglio
appresto e che la precedente rende straccio
e della cosa assai molto mi doglio
ch'era lavoro caldo, non di ghiaccio.
Quella che prima era è cestinata
e la fatica tutta andò sprecata;
loco ha trovato nell'immondezzaio
perché scontrata s'è col ferro e acciaio.
Quando fu scritta curvo era il soggetto
ch'era stordito, stracco ed avvilito;
d'egli si parlava come d'oggetto
e ognuno lo credea spento e sfinito.
Perciò la mente mia che non è lesta
confusa fu a seguir quell'altre teste;
però l'ha fatto con la penna mesta
sapendo quelle d'innanzi poco vaste.
Ora sta qui a dettar quest'altro scritto
pensando onesto dire del rovesciato
perciò rinnega quel che pria avea detto
e della medaglia volta l'altro lato.
Di perspicacia ognuno esiti porta,
furbizia, capacità, ingegno e dote.
Pochi, però, quelli con mente accorta
trascinatori di carro senza ruote.
ardua appare di già detta condotta
che impossibile par tirare all'erto.
nemmeno il cane rimorchiator di slitta
e quanto lui trascinatore esperto.
Quando parea nei fondi abissi neri
avvolto in una nuvola volante
portassi innanzi a degli accesi ceri
e a muto appello sibilò: Presente.
Confusi furono tutti quegli astanti
all'apparir di sì tale fantasma
che con felino sbalzo passò avanti
sviando le lor menti, come luce prisma.
Posto occupa, ambito, alla Provincia
e della cosa è fatta risonanza.
Guai se qualcun s'accosta, se lo lincia
a scapito di pazienza e d'eleganza.
contestatori in loco ne son tanti;
inermi sono i più, imberbi e mosci.
Pensansi grandi e scarsi sono talenti,
se sol li guardi tal li riconosci.
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