Dopo un attimo di sottile violenza
Accarezzo, fuggo, poi trovo la mia inquietudine.
Scopro, così ingenuamente, la labile umana natura
un'altra volta inaspettatamente.
Credevo già di conoscerla in me;
ora so che il sapersi difeso
dalle strade che affrontiamo ogni giorno
fuori e dentro di noi
è irrinunciabile desiderio
di ogni respiro
su ogni lembo di questo mondo.
E fra le foglie che cadono tiepide
ed invisibili nuoto in questa città
mentre il traffico copre De Andrè,
mentre la musica copre l'urgenza di stringerti
e si affaccia sul mio bisogno di comprendermi.
Ogni riva e spiaggia caotica
è isolata di mare
Ogni mio sguardo è una ricerca di boa,
ogni bracciata è il mio onore rimasto
nel lottare contro ogni onda
che mi separa da te.
Composta mercoledì 18 maggio 2011
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