Vortice
Gioca con le parole del tempo,
e poi rompi il ghiaccio.
E poi muore il giorno.
Tra mille cose:
hai fame...!
Nuoti nel benessere
per camminare nudo nel tempo.
Per biascicare la tua anima.
Per lacrimare vicino a un muro,
rosso di sangue,
che piange la tua realtà,
vuota...
Per poter volere cosa?
Guardi lì!
Che significa?
Quando il tempo gira
verso il vento
e la tua nave
cerca riparo,
tu lo trovi, lì, vicino mamma.
Ridi bimbo,
il tuo whisky brucia la gola
e ne prendi un altro
e poi rotoli fuori dal bar,
e poi rotoli sul marciapiede
coi fianchi pieni di calci.
La gola è arida,
non avevi la moneta per pagare,
fesso che sei!
Nessuno vuole la tua faccia,
non vale niente;
il tuo alito puzza,
come le tue scarpe
e tutto il resto.
Hai la gola secca
e bevi whisky o brandy?
Gira la pagina
e rotoli tra un marciapiede e l'altro,
travestito da bravo ragazzo
e cerchi la mamma
e non la trovi più...
L'hai mai avuta una mamma?
Non piangere dietro il muro,
gli altri ti vedranno.
Piangi dentro
tu e il tuo whisky.
Tu e tu...
E il mondo ti ride in faccia,
mentre tu gli ridi in faccia.
Hai la gola secca?
Ne vuoi ancora?
Lui è qui che aspetta te.
La mamma è lontana,
non ti vuole più, sei grande
e hai la gola secca,
li hai i soldi?
Allora resta qui e bevi
ti passerà, non avrai paura
dei pugni nei fianchi.
Ma tu esageri...
Ne vuoi ancora?
Ti farà bene...
Non sbattere i pugni sul tavolo,
la mamma non verrà
a portartene ancora,
che fai ridi?
Ma tu esageri...
Ne vuoi ancora un po'?
Ti farà bene sai!
Ok ho capito, non puoi pagare!
Ne vorresti dell'altro?
Pagherai domani,
vuoi? No?
Allora rotola sul marciapiede,
senza speranza,
tra i calci nei fianchi.
E il tempo?
Dove va il tuo tempo?
Dove affonda la tua barca?
Sei mai stato in galera?
Ne vuoi ancora?
Tanto la mamma non verrà,
non verrà a prenderti come una volta!
Non sbattere i pugni sul tavolo!
Ma l'hai una mamma?
Ne vuoi ancora?
So che domani pregavi per lei.
E oggi che fai...?
E ieri che fai...?
Alza quel gomito
o scolla quel culo dalla sedia.
Hai le gambe fradice?
Barcolli?
Ne vuoi dell'altro?
Si?
Non puoi pagare?
Pagherai domani, no?
Vuoi? No!
Sei solo come un cane,
lì nell'angolo,
lì nel buio,
lì dove cadi.
Scolla il culo dalla sedia,
hai le gambe fradice?
Vuoi mangiare qualcosa?
Non sai dov'è fermato il tempo?
Ne vuoi ancora?
Non sbattere i piedi a terra,
non piangere dietro il muro,
gli altri non sapranno,
non potranno comprendere;
non ti capisco!
Vuoi un po'?
No!
Ma che dici? Il tempo?
È lì aspetta noi?
Oppure sbagli?
Ah, lo sai che sbagli!
Non sbagli?
E allora vallo a prendere!
Lo vedi com'è freddo il tempo fuori...
Non ti guarda neppure in faccia.
E pure tu sei nato lì, ricordo...
Proprio lì su quel marciapiede.
Già allora rotolavi nel fango,
e poi qui
a pulirti la gola,
volevi la mamma ieri,
l'hai aspettata anche domani.
Vuoi ancora?
No? No!
Non vuoi perdere tempo?
Allora alza le chiappe,
hai il cervello spappolato!
Vuoi ancora?
So che se ne scende ancora...
No? No!
Scusa, non hai più soldi?
Perché piangi, sei solo?
Non nascondere la tua faccia sotto il muro.
Tanto così ti vedrà più gente.
Fai come loro,
li vedi?
Loro capiscono l'errore!
Ne vogliono ancora!
E vanno lontano...
Già dimenticavo, non hai i soldi...
THE END.
Composta sabato 27 dicembre 1986
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