L'occhio del gatto
L'occhio del gatto guarda nell'infinito...
Davanti lp specchio la tua immagine scompare nel vuoto...
Dietro il tavolo è sparito il mondo...
Le carte che hai in mano sono tutte perdenti...
E ti arrabbi sempre di più perché sai che perderai la partita...
Il bicchiere è vuoto
e sai che lo devi riempire...
E poi potrai immaginare che il tuo tempo è diverso...
Come una lattina di birra,
rotoli ora su quella strada,
vicino al ponte guardi il fiume
che lento scorre sotto di te...
Vedi le luci di una metropoli di notte...
Senti l'urlo che è dentro di te chiedere di uscire,
senti la notte liberarti dal giorno.
Perché di notte,
anche se perdi,
non devi nascondere le tue carte.
Senti i tuoi polmoni pieni di vita...
il tuo volto fuso al mondo...
il tuo cuore calmo,
ma domani tutti vedranno le tue carte
e il fiume corre là di sotto.
Come una lattina rotoli sulla strada.
Ora sei in centro,
tutto è ancora sveglio:
un viavai di macchine vicino uno squallido marciapiede,
hai paura che tutti vedano le tue carte
e l'aria che respiri è nera,
e il cuore si sbatte
senti l'urlo che è dentro te soffocato dal rumore.
E scappi indietro,
inseguito dagli occhi del gatto,
rotoli tra un marciapiede e l'altro,
senza vederli più
gli occhi del gatto ti inseguono ovunque,
urli senza riuscire a sentire la tua voce...
e sei vicino al ponte
e il fiume corre nero sotto le stelle
e gli occhi del gatto
e il muro
e il tuo urlo
e poi giù...
Domani non rotelerai più tra un marciapiede e l'altro.
Gli occhi del gatto sono morti,
lì giù nel fiume.
Composta domenica 29 marzo 1987
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