Stringimi forte:
cosi che io
non abbia paura del buio,
del dolore che abita
nel mio cuore.
Abbraccia il mio sguardo
con il tuo:
rimani li,
a cullarlo per un po',
magari,
come si fa con le bambole
e con i sogni d'amore –
cosi che i miei occhi
non temano il gelo,
non sentano incomprensione.
E sognami, e pensami spesso,
ti prego,
con dolcezza e rispetto;
perché ne ho bisogno – e perché non so perché.
Pensami senza pensarci troppo,
ma con delicatezza,
come quando accarezzi il tuo gatto,
come quando si gettano
i sassi nel mare –
e si ha quasi paura
di far male alla superficie,
si ha quasi timore di rompere
un incanto.
Composta sabato 1 settembre 2012
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