Le cinque di mattina, in attesa del treno per andare al lavoro
La posizione del giorno è sugli attenti,
sguardo fisso,
la notte posizione di riposo,
ma sempre in piedi.
La domenica
si organizzano i pensieri
per la settimana che verrà.
Per non farci distrarre
con inutili ricerche
durante le lunghe guardie,
non ci hanno permesso di fare i bagagli.
Da qua
se si esce
si esce distesi e portati,
ma per adesso
non si vede nessuno interessato
ne a prendere noi ne il nostro posto.
Qualcuno è scappato
al momento opportuno,
il primo momento,
ma anche il momento opportuno è scappato.
E "scappare" è una parola tabù,
non si può pronunciare.
Era il fortino di santa speranza,
adesso lo chiamano
il fortino di santa pazienza,
forse la speranza è rimasta
ma molto nascosta,
e non è santa,
meglio non citarla.
Composta sabato 17 novembre 2012
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