L'inverno
Respiro di un vento gelido,
urla sulle mura della chiesetta antica,
pietre bianche consumate,
solitario e selvaggio sito,
scabro.
Stretta nella gola, tra dirupi, fitti boschi
sentieri appena tracciati,
appartati e misteriosi,
la prima gelida luce del
mattino veste i monti,
il sole si mostra di nuovo alla terra
come un momento solenne.
Bello l'orizzonte!
come un angelica fronte,
occhi grandi e seducenti,
nel cuore un tesoro d'amore
di onde limpide e pure.
Gli alberi scheletrici coperti di neve
sembrano fantasmi usciti dalla notte più scura.
poco lontano tra l'aria grigia e fosca,
leggere colonne di fumo
rivelano le case abitate.
nel magico silenzio solo il frusciare
del rivo limpido e puro
scaturisce dal monte come cristallo nitido,
passa timoroso nella stretta gola
quasi accarezzando i piedi della Celeste Madre.
Composta martedì 1 gennaio 2013
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