padre
Alla coda della notte
padre
hai appeso la tua giacca
senza attesa
arreso
alle maschere del tempo
tu che all'ombra dei frantoi i no
tu che al passo delle greggi – sì!
sulla piaga della storia
arranchi solitario
nello spizzico dell'albe
già stanco
eppure ancora le parole
padre tu che sei troppo vecchio
per avere sbagliato
non un morto rimproveri alla guerra
ma il trionfo dei vivi
ora al riparo dell'ingiuria
dove ancora la collina
malsicura ondeggia
m'accordi
un trapasso lungo e freddo
eccomi padre
ma perché non saluti?
Composta giovedì 22 novembre 2012
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