Scritta da: Giulia G.

L'invisibile ombra di un artista di strada

Aveva una bella voce
un po' stanca e smarrita.
I suoi testi erano versi di poesia
scritti sui muri e sui brandelli di carta.
Non aveva più niente
né donne, né calore, né amore
né tetto, né casa
la sua dimora era la strada.
Non cantava tanto per cantare
aveva atteso una vita
per raccontare alla luna,
sua unica vera amica,
quanto fossero grigie le stelle.
Ferito e condannato
dalla morte dell'indifferenza
tendeva la mano piena di mortificazione
vendendo sogni per una sola moneta
mentre milioni di piedi lo confondevano
con uno spento lampione.
Le nubi di un cielo
viola plumbeo, viola repellente
richiusero per sempre le sue ali.
Il suo corpo riposa definitivamente
sul nudo grembo del niente.
... eppure sarebbe bastato poco per renderlo felice.
Composta domenica 5 ottobre 2014

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    Scritta da: Giulia G.
    Riferimento:
    La Povertà.

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