La Povertà
Perdonatemi se non riesco a far tacere la mia penna
su questa amara verità che contraddistingue
la differenza tra la ricchezza e la povertà.
Non c'è povero più povero
di chi perde la voglia di lottare, di cambiare, di reagire.
Di chi perde i pensieri, le parole e la speranza.
Di chi perde l'ideale, la morale, l'etica e la religiosità.
Non c'è povero più povero del ricco
che vorrebbe aver tutto in mano
anelando il potere e la grandezza del dio denaro.
Vive come schiavo nell'egoismo e nell'avarizia
amato solo dall'astuzia e dalla malizia.
Pieno d'azioni e di oggetti, privo di ogni attenzioni e di affetti.
Ma non può capire
No! Non può capire il vero sgomento qual è?
A morte sua, la scaltrezza gli porterà via i soldi con un soffio di vento.
Ditemi tutto quello che vi pare, questa è la legge della morale.
Quella che definisce ciò che è giusto che si deve fare.
Viceversa,
il povero non è povero è più ricco del ricco.
È un folle che vive dei colori senza senso.
Innamorato dell'acqua che scorre e del fruscio del vento.
Non ha un'identità ma molta dignità
È libero di volare nella sua inconsistenza
tra la fratellanza, amore e lealtà.
Ad ogni pregiudizio che si vuol porre
c'è sempre il buon senso della solidarietà,
avere il cuore e tendere una mano
a una persona nelle difficoltà è un gesto di umanità.
Composta martedì 11 giugno 2013
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