Il mare non l'invidio
Sapere e non sapere
come poi ci si sente
a stare sulla scena
sempre, sugli spigoli
del suo palcoscenico,
al centro, alla ribalta,
dietro le quinte pure,
con un occhio di bue
per l'inchino a sé stesso
senza avere un applauso.
E vorrebbe fuggire
e sparire dovunque
potrebbe nascondersi,
e dando gomitate
e bracciate, manate,
si frantuma le ossa;
può solo protestare
- per di più sottovoce -
quando trova una riva
le lascia le lacrime,
ma senza asciugargliele,
perché non sa spiegare
il bianco fazzoletto,
che ingarbugliato resta
tra le sue stesse mani.
Composta mercoledì 7 ottobre 2015
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