Mentre aspetto la mia amata, a far la spesa
Gira che gira, un cerchio è, svoltar astri e universo
sentirti spaesato, sconosciuto e perso
sol perché sbagliato hai di girare verso.
Gira che gira, poi dritto fin i fondo, in piedi, seduto, sopra sotto coperta,
respirar profondo assai importa
occhi aperti, sensi all'erta
gira poi gira, che bel tramonto senti un sasso parlar russo
arrivar tardi a mezzogiorno
stanco siedo, annoiato penso
tresca nebbiosa, tutt'intorno.
Eh sì, son tritato e diverso stonato, decido insicuro
quale andare, e passa il tempo.
Non la voglia di girar tondo.
Gira ancor gira, la vista è corta, opaco udito, la tesa corda
Rivedo fanti re e conti
Pazzi, serpenti, saggi elefanti.
Rivedo anche in un bel giardino
una rossa rosa, puro argento: un fiorellino.
Essì penso, ne val la pena
Spender scarpe inchiostro e schiena
E gira che gira verso la fin del cerchio
Chiude e apre, un altro giro, l'universo.
Composta venerdì 25 marzo 2016
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