Uscivano nella notte vergine
gli spiriti danzanti della foresta.
Saltavano con le lunghe ombre
sotto la pallida luce delle stelle.
Il fuoco scoppiettava con le grida
delle giovani mamme danzando
per le figlie già diventate donne
lasciando la pubertà nell'ombra.
Come il fuoco che non muore
sotto la cenere che lo copre
così l'Africa canta la sua gioia
aspettando la nuova aurora.
I tamburi inebriano il silenzio
con ritmi e miti nati nella notte.
Il tempo in cui vissero i loro avi
lo toccano col cuore e le mani.
Le figure danzanti nella notte
sono statue di ebano puro,
sono movimenti di bellezza
al ritmo mitico della luna.
Escono dalla foresta umana
le grida chiuse nelle maschere:
sono i sogni e le grandi illusioni
chiusi nei loro cuori con canzoni.
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