La decapitazione rammollita,
la zattera del cuscino trasporta
la memoria carnale della testa
su acque inesistenti d'aria chiusa
- si riversava luce dalle lampade,
tuorli dal guscio spezzato del tempo,
sguardi oltre pupille e senza ciglia –
ora il mio letto mi divora il resto,
mi fa apparire decomposto ossa
di un lenzuolo, di un mare senza origini –
ora so che si suicida il sogno
dalla rupe dell'animo ritorna
al suolo di un risveglio, a nuova vita.
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