Sospiri, sospiri di te, tachicardia, stress, stanchezza, calore, riflessioni, preoccupazioni, consapevolezza, consapevolezza di me, di ciò che posso donare, affiancare, decidere, considerare, maturare ogni giorno consapolezze, di quello che più non ho, che parlano anche un po' di te. Li rinchiuso in una camera affacciato in quel buco di finestra con sguardo distratto e stanco, triste, la voglia di strivere che incombe, la voglia di vederti lo stesso, la sera mi bussi, ti faccio entrare solo ancora per un po', per chiudere poi ogni istante per sempre, la consapevolezza di chi mi accetta senza paura, la rabbia che incombe perché mi metti da parte come un qualcosa di normale e inutile, la forza che cerco e che trovo da chi ho intorno, da chi ha accettato e compreso il mio modo di fare. Donami la forza Signore di accettare ciò che non posso cambiare, l'umiltà di comprendere ogni parola, persona, prove che percorrono la mia strada. La dignità di accettare ciò che mi fa bene e lasciare andare ciò che mi fa male, pensare, non comprendere. Le spiegazioni servono a poco, chi vuole resta senza che tu glielo chieda.
Composta domenica 10 novembre 2019
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