L'angelo di Peshawar
Cavalli morti in alienato deserto
oscurato da asfissianti fiamme.
Occhi di uomini in esili corpi
raffiche di dolore spara al cuore
l'infanzia morta prematura.
Vividi colori su volti di pietra
come sacre maschere narrano
dimenticati olocausti alla vita.
Ma all'improvviso dal buio
topazi penetranti nell'anima
irradiano luce da angelico volto.
Come primaverile cielo
l'umile sguardo perdona
i nostri otri ricolmi.
Nuovamente sconfitto l'odio
evapora in verdi vallate.
Composta giovedì 10 dicembre 2009
dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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