Ci piace fare ciò che è sbagliato, ciò che è proibito,
brivido lungo la schiena.
Una scarica elettrica lungo il corpo
e ti senti viva
cuore a mille, le mani sudate, il sorriso che spunta leggero all'angolo delle labbra.
Sentirsi preda della passione
del non-senso
di chi non dovremmo desiderare.
Annullare tutti i pensieri per dieci minuti ed agire
essere solo un corpo che si scioglie, si avvinghia e sente il calore di un altro.
Sentire quel piacere così intenso
e perdere le inibizioni.
Non avere il controllo, non pensare.
Essere una preda degli istinti.
Scindere il corpo dalla mente
e lasciare che la voce della mente sia sempre più soffusa
Soffocata dalle sensazioni che crescono dal contatto
Mentre il nostro corpo si muove lento. E il respiro diventa affannoso.
La testa si inclina leggermente all'indietro, gli occhi socchiusi. Una sensazione ci pervade.
Come l'impeto del fiume in piena distrugge la diga
e l'acqua
con la sua potenza bagna il letto del fiume
arido, prosciugato.
Ci piace.
Forse perché siamo sempre così concentrati a controllarci,
a fare ciò che è giusto
a contare le parole, a sentirci in colpa per quelle dette in più,
quelle dette in meno.
A contare i soldi nel portafoglio, controllare di aver chiuso la finestra,
Di aver ripetuto anche l'ultimo capitolo del libro.
Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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