Rabbia
Rapiti istanti di memorie,
balenanti,
i fulmini che abbagliano annebbiati,
intricati sentieri di questa mente,
fiamma accesa e smorzata nel mio cuore,
combattente ma confuso,
adirato,
stanco...
cosa cerchi da questi occhi,
che più non riconoscono il tuo volto?
Per cosa sogna ancora la tua essenza,
se sei straniera di scherniti passati?
Perché sperperi quelle lacrime,
se quel che provi non è amore?
A chi parla la tua bocca,
se non odo le parole?
Non legarmi al tuo cuore,
non più,
arrenditi,
lascia stare,
farsi male non è un rimedio,
capire e sognare, questo rimane,
poi tutto è ombra,
e il resto si dissolve nella notte.
Composta lunedì 4 gennaio 2010
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