Le migliori poesie inserite da Ada Roggio

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Scritta da: Ada Roggio

Caro Papà

Caro Papà,
ti scrivo questa lettera,
che forse mai riceverai.
Vorrei riuscire a dirtelo di persona
ora ancora
non riesco

Questo è il mio cuore
si apre stamane a te
ha voglia di dirti
quanto amore io provo per te
Tu sei la forza
tu sei la roccia
tu sei quel amore che ogni figlio vuole con se
tu sei l'esempio
tu sei la ragione
tu sei la mano che io chiedo
tu sei il pilastro della famiglia
tu sei tutto l'amore che vuole una figlia
tu sei il passato, il presente, il futuro
tu sei stato il rifugio di quand'ero piccolina
tu sei stato la figura al di sopra di tutte da rispettare
tu sei oggi il silenzio attonito, da voler coccolare
Padre mio, perdonami per quanti affanni
Stringimi a te,
ancora in questi pochi anni
Spero altri cento,
senza danni
Scrolliamo di dosso,
tutto il paradosso
Questo è il mio cuore
papà,
che parla con amore
Perdono Papà
per non averlo mai detto prima
Fiorisca una rosa
si estirpa la spina
ricominciamo tutto da quand'ero bambina.
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    Scritta da: Ada Roggio

    Che strana la vita

    Che strana la Vita.
    Ci porta a fare dei giri immensi
    Fiumi di parole
    Fiumi di lacrime
    Fiumi, interminabili.
    Parole, sentite, dette, ridette
    Parole.
    Abbracci, strette di mano
    Abbracci
    Commozione, ci portano a riflettere
    Il grande valore "la vita"
    Il dolore si può superare attraverso varie forme d'amore
    La solidarietà, il ricordo.
    Il dolore resta.
    Ma...
    Ma si riesce a sopravvivere, grazie all'immenso lavoro che svolge la nostra anima, ricca di valori
    Ieri, ci ha unito la forza della Vita
    Grande famiglia, uniti tutti dallo stesso dolore
    Ma il calore sprigionato, ci ha accompagnato a casa, con una grande ricchezza interiore
    Ricchezza di cui noi siamo testimoni
    Affronteremo l'oggi, il domani testimoniando il valore della Vita.
    Composta mercoledì 22 dicembre 2010
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      Scritta da: Ada Roggio

      Si ricompone la vita

      Si ricompone la vita

      Come frammenti di puzzle,
      la vita cerca di riequilibrarsi.
      Così la mente, il cuore sopravvive a immagini e parole.
      Nel diario della vita, il tempo passato, traversie, nostalgie.
      Psicologicamente disturbata la mente vaga, tra i mistici ricordi.
      del bene, del male.
      Visioni, sguardi di follia, di un amaro disincanto.
      Dolore infinito di un figlio mai tornato, per un abbraccio mancato, follia!
      Psicologicamente disturbata, dai ricordi della tensione mentale,
      sottoposta da chi aveva la padronanza della mente che oggi ribelle a quella volontà, a quella violenza.
      Liberandomi dai folli sguardi, dalle contraddizioni dell'anima che era intrappolata.
      Oggi, gioiosa.
      Suoni ancestrali, inneggiano la visione di una armoniosa sensualità dell'anima rinata.
      Si ricompone la vita, sorride l'artista, un tempo dimenticato.
      Composta lunedì 10 gennaio 2011
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        Scritta da: Ada Roggio

        Amore ovunque

        Amore ovunque,
        dovunque amore mio.
        Amore ovunque,
        dovunque resterai nel mio cuore,
        nella mia mente.
        Amore ovunque,
        dovunque per sempre.
        Amore ovunque,
        dovunque anche se tu con un'altra me.
        Amore ovunque,
        dovunque per sempre.
        Amore ovunque,
        dovunque resterai nel mio cuore,
        nella mia anima.
        Amore ovunque,
        dovunque Buon Natale.
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          Scritta da: Ada Roggio

          Colpe...

          Per te, è colpa mia.
          Se per te, a te, si!. Anche a te, è tutta colpa mia!.
          Di tutto cio che è accaduto,
          di tutto cio che accade,
          di tutto cio che potrà accadere,
          allora ti do, vi do, il martello, e questi chiodi.
          Per ogni mia colpa, da voi presunta,
          infilate nella mia carne un chiodo.
          È mancato il tuo guadagno, il vostro guadagno!... è colpa mia,
          infila questo chiodo nella mia carne stanca.
          Sono saltati tutti i tuoi sogni, i vostri sogni!... è colpa mia,
          infila questo chiodo nella mia carne stanca.
          Per tutti i problemi avvenuti, che avverranno, è colpa mia,
          infila questo chiodo nella mia carne stanca.
          Allora che aspetti!...
          Ribellatami, al tuo, al vostro volere.
          Infila questo chiodo nella mia carne stanca.
          Oggi,
          per tutti la colpa è solo mia.
          In difesa mia... nulla.
          Silenzio, tutto tace.
          Infila questo chiodo nella carne stanca.
          Io.
          Vestita della mia sola pelle.
          Vestita della mia sola anima.
          Vedrai, vedrete cadere il mio sangue.
          Vi disseterà!
          Vi sazierà!
          Ogni lembo della mia pelle, ogni cellula che mi appartiene, uccisa.
          Dignità estirpata. strappata, orribile infamità.
          Da vite codarde che furbescamente estirpano l'anima,
          con un sorriso gioviale.
          Ma quando finirà la tua,
          la loro sete di annientamento,
          guardati un momento dentro, nella tua, vostra anima, nel tuo, vostro cuore.
          Non credo riuscirai, riuscirete a dormire la notte.
          Tanta sofferenza, tanta quanto la tua, la vostra amata amica bugia.
          Per l'amato re del mondo... il... DENARO.
          Da sollievo, non da pace.
          Tutto il mondo tace.
          Silenzio.
          Colpe...
          Composta mercoledì 23 maggio 2012
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            Scritta da: Ada Roggio

            Ciao mamma

            Festa della mamma.
            Entrammo.
            Entrammo di mattino presto.
            Entrammo con in mano un piccolo fascio di fiori.
            Entrammo nella casa del silenzio.
            A passi lenti,
            attraversai, attraversammo il viale alberato,
            lasciai cadere lo so sguardo
            su foto di vita vissuta.
            Vita passata.
            Vita strappata.
            Vita consumata.
            Vita a cui fu sottratto il sorriso.
            Vita.
            Quegli sguardi che un tempo avevan sorriso,
            lasciando su carta un ricordo,
            ricordo per molti ormai dimenticati.
            Mi accorsi di esser passata davanti ad amici, parenti,
            di non essermi mai fermata prima di all'ora.
            Mi si fermò il fiato,
            mi tremarono le mani,
            mi si strinse il petto,
            un nodo in gola.
            Arrivammo dinanzi al tuo altare oh madre,
            madre sua.
            Salì su per quelle scale ferrose,
            porgendo a te la mia preghiera,
            il mio saluto,
            non so per quale motivo sussurrai:
            presto verrò anch'io qui,
            tu tienimi la mano.
            Qui, non si sta poi tanto male!
            Finalmente potrò riposare.
            Ciao mamma.
            Composta martedì 15 maggio 2012
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