Scritta da: BrutalBruzzi
in Poesie (Poesie personali)
Decadence...
Distruggendo ciò
che hai creato
la tua mente pensa
a come
incollare i pezzi
della tua
Anima decadente!
Composta sabato 30 novembre 2002
Distruggendo ciò
che hai creato
la tua mente pensa
a come
incollare i pezzi
della tua
Anima decadente!
Dammi tutto!
Il tempo che mi hai rubato,
portato via
con le illusioni
e i pianti dell'anima
io lo voglio
qui nelle mie cose.
Dammi i tuoi baci!
Che non ho avuto mai
e mai non ho sentito...
o forse sempre li avevo
Con me nel buio
In quello che mai sono stato
o lo sono adesso.
Dammi il tuo corpo!
Per quello che conta adesso
Io lo voglio ascoltare
e ballerò con te
Nel ritmo della pelle e del sudore.
Dammi quello che è mio!
Dammi le mie speranze,
i miei sogni,
dammi quello che voglio
o quello che vuoi tu!
Dammi!
Camminavo
sulla spiaggia con Gesù,
mi confidavo con lui,
gli spiegavo i miei sogni,
i miei progetti,
le mie aspettative,
i miei peccati,
le mie mancanze,
la mia pigrizia nella fede...
lui sorrideva,
a tratti socchiudeva gli occhi,
a volte quasi sembrava si mettesse a piangere,
non di gioia ma di dolore...
Non parlava mai,
ascoltava attento e mi guardava fisso nelle pupille,
volevo vedere le sue labbra muoversi
ma nessuna parola
usciva dalla sua bocca...
Poi mi ha salutato.
Radioso come il sole.
Lasciandomi solo con le mie paure e i miei dubbi.
Sono rimasto sulla spiaggia
a guardare le onde del mare che erano di un verde intenso
che si univa al blu del cielo...
volevo forse consigli?
Cadere nel vuoto
dei sentimenti nascosti,
fuggire nell'apatia di un'anima
che grida muta il suo dolore nella notte.
Cadere nel pozzo
delle speranze ormai morte e sepolte,
ascoltare il lungo passo dell'abbandono
nell'incubo costante della mente
e nel silenzio scorgere la solitudine compagna di vita.
Cadere senza avere la voce per parlare,
cadere nel mare più profondo o nel bosco più fitto,
nello spazio senza stelle o in una buca senza fondo.
Cadere sapendo che la caduta sarà lunga
magari senza una fine vera e propria,
cadere, rialzarsi e cadere di nuovo.
Dammi la tua mano ti prego,
dammi la tua spalla,
aiutami a non cadere più!
L'Estate finisce,
si porta via ciò che noi,
con fatica, avevamo costruito:
sogni e speranze
di amori inutili mai
corrisposti,
foglie secche spazzate via
dal vento della solitudine che
ride beffarda e crudele,
Lei ha vinto di nuovo.
L'Autunno ci attende,
coi nostri dolori,
per ricordarci che l'Estate
non muore mai!
Se il tuo Cuore sofferente
Non aprirà la sua porta al mio Amore
Mai più i tuoi occhi vedranno il mio volto
Mai più le tue orecchie sentiranno la mia voce
Mai più le tue mani toccheranno la mia pelle
Mai più le mie labbra baceranno la tua bocca
Mai più il mio sorriso accoglierà le tue giornate tristi
Perché nella solitudine è destinato a rimanere
Chi non accoglie il mio modo di amare
e il mio modo di sparire
Dinanzi all'anima insensibile che lascia seccare il fiore
Senza annaffiarlo con le gocce dei sentimenti
Che lascia nell'oblio il pensiero dell'ardore
Ed io amo sì
e sparisco nel silenzio e nell'apatia
Da quella vita che della mia né vuole ignorare l'esistenza...
Amare, sparire
e annebbiare il mio aspetto per il nessuno.
Dorme sonnolenta,
nella calura estiva di Agosto,
antica come i marmi
nascosti nelle sue montagne.
È una piccola macchia bianca,
circondata dal verde delle
colline che pian piano scendono
come onde verso valle.
Ogni sua strada
Nasconde immagini e simboli
Di epoche diverse,
storie sepolte nei muri
di vecchi palazzi ottocenteschi.
Le Alpi Apuane,
alte e imponenti,
sembrano toccare il cielo;
giganti dal cuore di marmo che
vigilano sulla città,
formando una lunga catena di
cime spezzate,
dove le nuvole s'infrangono quasi
come il mare impetuoso sugli scogli.
Pare eterna Carrara,
pacifica roccaforte dove
l'antico s'intreccia col moderno,
dove il passato si fonde col presente in
un armonico pensiero destinato
a non morire mai!
Ti saluto amica mia,
compagna di cento notti
passate tra
il fumo delle sigarette
e il vociare
del popolo delle stelle.
Ti saluto amica mia,
e ti ricordo ancora
nella nebbia che copriva
i tavoli
e rendeva magica
quell'atmosfera gotica
quasi come in un Castello di una fiaba
dove la birra scorreva a fiumi
e i desideri
si racchiudevano in un fondo di un bicchiere.
Ti saluto amica mia,
compagna di cento notti
magiche,
di cento notti a volte allegre a volte tristi.
Grazie amica della notte,
per tutte le volte che ci hai donato un sorriso,
per tutte le volte
che ci hai fatto sentire
parte di te.
Ora anche la notte ha perso un'amica,
e tu non sei qui tra noi.
Ma sono certo
Che dal Cielo verrai a guardarci
Nelle nostre serate che passeremo tra il fumo delle sigarette
Seduti tra i tavoli,
e sorridendo come solo sapevi fare tu,
ascolterai i nostri desideri
Racchiusi nel fondo di un bicchiere.
Arrivederci amica della notte.
Ombre che danzano
Luci soffuse
Fumo denso che entra nella pelle,
tanti piccoli puntini rossi
come lucciole
che volano nella stanza...
Gli occhi nel buio
Intermittente
Nel fuoco di una candela
Tante parole
Che penetrano nei cento timpani
Voci che escono dalle labbra
Tintinnio di bicchieri
Il portacenere è pieno...
Butterò ancora birra nella pancia
Franco porta la benzina,
ed è bello rimanere in questo tavolo
così piccolo così infinito
un universo costruito su mille universi...
calore umano
il contatto della pelle
Raoul trova il perché di un concetto
Roberta porta un Americano
Il fumo è denso
Giulia e Simone giocano alla Guerra
Tra scacchi e pugni
Chiedono una rossa
Che presto diventa calda
Come il loro Amore
Rosso passione...
La porta si apre
Si chiude si apre
Le ombre danzanti escono
entrano
Una è Renato
Si è un po' ristretto
Solo il suo Cuore
è rimasto grande...
Franco riporta benzina
Renato si è seduto...
Claudio tatuato
Tra birre e pizze si coccola
Il suo piercing
Risata contagiosa
Occhi erotici come i capelli
Di Raoul...
Grazie di esistere o grazie comunque...
Tua sorella Silvia è delicata
come una perla...
i miei occhi cercano la Fata Spacca Ossa
Elena non entra più spesso
nei nostri universi
ma sempre rimarrà la nostra Miss...
Arriva poi Petacchi
Ma è troppo silenzioso
Ha un castello...
Mirko non esagerare
Fumo e birra fanno male
Simpatia evidente
Non andare a casa
la notte ti vuole ancora con sé...
Matteo Vanelli si spara
la sua solita focaccia strana,
anche il tuo stomaco vuole birra...
Cacciatori ci si è perso
pure un cellulare...
Capita di vedere anche un ombra
Familiare
è il Crì Torri e allora si fa festa...
Roberta facci il pieno
è arrivato il giangio
Subito tra le ombre danzanti
Ci si spara un bel teorema...
Troppo complicata la vita
Meglio continuare a bere...
La bionda vampira
Ti ama?
Forse la ami anche tu alla follia?
Non ci pensiamo
Alessandra è il nome di un sentimento
e il fumo è ancora più denso...
Come due stelle cadenti
Entrano Nicolino e Martina
Sorrisi illuminanti
Un saluto
Franco a caccia dei bicchieri vuoti
Invece è una meteora
Quando passa il Vannucci
Entra beve poi va
Non sta a noi sapere dove...
Roberto alias Campari
Con la pelle colore del deserto
Da inizio al suo show...
Martina svuota il portacenere
Ma chi c'è stasera Roberta o Martina?
Mentre Valentina esce nel silenzio
Una voce grida Simonissima
Sensibilità e grande persona
Eleonora qualcuno ti osserva
Con gli occhi del Cuore
l'Amore è cieco
l'Amore fa male...
Eccolo
Come un fantasma
Il biondo Giuseppe appare ai nostri occhi
Ci sei mancato
Non sparire
Carlo vuole una birra
Tatto e gentilezza
Riservatezza
Roberta porta un'altra pizza
Farina dov'è?
Mitica risata
Ogni tavolo è un pianeta
Di sentimenti emozioni parole sguardi
Ombre femminili
Ombre maschili
Nicola rasta non beve mai alcolici
Ma la sana follia non gli manca
Arriva Massimiliano
Di cognome fa Spagnoli
Bontà e allegria...
metalgiuliano racconta
Delle sue vacanze
Ti ha mai detto nessuno
che somigli a Dave Mustaine?
Claudio stai attento
Laura ti vuole bene...
Laura lo sai...
Che Claudio al Pub beve e poi sta male?
Laura stò scherzando era una battuta...
Raoul quando
La tua Alessandra torna tra noi?
Ci manca il suo Sorriso...
Renato ha portato Sara
Stanno bene insieme
Una bella coppia...
Le lancette scoccano le ore
Passano troppo in fretta qua
Martina porta una media
Ma il Pignatone che fine ha fatto?
Ci mancano le sue risate
Cavernicole
Anche Enrico Topolino da Gesù
il saccentemente troppo colto
è assente ingiustificato
ci mancano le sue frullate di cervello...
Roberta un altro portacenere
Rasta anche lei
Fai impazzire Roby stai attenta...
Comprati un gatto
Siamo vicino alla chiusura
Non possiamo andare via così
Franco devo pagare
Mi tappo le orecchie con le dita
Non voglio sentire quanto ho bevuto...
Non voglio lasciare la notte
Non voglio lasciare questo tavolo
Bicchieri vuoti
Martina pulisce la cucina
Franco impera ragazzi si chiude
Sono le tre
o le quattro
Non ha importanza siamo sempre in finale
Di serata
Roberta fa a gara con la lavastoviglie
Le luci si spengono
Martina soffia sulle candele
l'insegna è buia
Raoul accendi la macchina
Claudio portami a casa
Scacco matto
La Plaza
Attrazione o Imperiale?
Magna e Tromba
Coppetta vai a fanculo!
Ancora birra nella pancia
Fuori ci sono le stelle
Tra poco ci sarà il sole
Grazie ragazzi
Bella serata
Con voi sono sempre belle serate
Ogni persona è unica nel suo genere
Saluti
Schiamazzi
Macchine che sfrecciano
Autoradio
Ogni sera è sempre diversa
Quando si uniscono i tavoli
Gli universi
Tra le cicche
La macchinetta imbroglia
Orologi che corrono in fretta
Che ore sono?
Troppo tardi
o troppo presto...
Andiamo a letto
c'è chi inizia a lavorare
Venerdì Sabato Domenica
Giorni
Settimane
Mesi
e arrivano altre serate
Altre albe
Altri tramonti
Altra birra nella pancia
è tardi è tardi
Dai ho capito
Buona notte a tutti...
Ho versato lacrime amare
Per un amore impossibile;
ciò che mi rende felice
è la speranza cieca che non si arrende,
e vuole vincere.
S'illude,
e continua a versare
lacrime amare.