Scritta da: Andrea Manfrè
in Poesie (Poesie catartiche)
È Natale
Vedo le renne volare
ed ho paura.
Eh, le renne non sono piccioni!
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Vedo le renne volare
ed ho paura.
Eh, le renne non sono piccioni!
Ogni mattina, l'ape va su un fiore prende il nettare migliore e lo porta all'alveare.
La mattina dopo, l'ape va su un fiore prende il nettare migliore e lo porta all'alveare.
La mattina dopo, l'ape va su un fiore prende il nettare migliore e lo porta all'alveare.
Cazzo che vita di merda!
Mi piace quando mi accarezzi il collo;
adoro sentire i tuoi buffetti sulle guance;
è bellissimo quando mi copri gli occhi e mi chiedi "chi sono?"
Però cazzo, quando guido non mi devi rompere i coglioni!
Chi nasce povero e brutto ha buone possibilità che, crescendo... si sviluppino entrambe le condizioni.
La vedi la luna?
La prenderei per farne un diadema per te.
Le vedi le stelle? Le prenderei per farne collane per te.
Allora,
me la dai o devo distruggere l'universo?
Terre strappate con forza dall'acqua,
prima paludi ora immense distese coltivate
con grano straniero, legumi lattiferi,
dolci tuberi e foglie essicabili,
intervallate di tanto in tanto
da condotte irriganti, stradine bianche,
solitari alberi o piccoli boschetti,
caseggiati antichi o strade nuove.
Terre che hanno dato alla luce e oscurato
persone care
che la mia fanciullezza hanno segnato ed istruito.
Dai primi passi qui fatti alle estate giocose,
dai primi lavori ortolani ai lunghi giri...
di strada in strada in groppa alla leona
e con splendidi ed affascinanti racconti
di tempi passati, di vite altrui,
quasi come favole.
Storie di conti, baroni, di tenute,
di vite passate, presenti e future,
di persone sconosciute o conosciute,
ma sempre di fatti veri, mai inventati.
All'ombra di questa maestosa pianta
i cui dolci frutti assaporai in fanciullezza
anno dopo anno, estate dopo estate,
mi rendo conto che la vecchiaia non è solo umana,
ma anche vegetale.
Il tuo tronco infatti racconta tutta la tua vita vissuta,
mentre i tuoi rami mostrano lentamente la tua
sempre più acuta sofferenza.
... Vedo la luce della notte
che rende le cose velate, omogenee.
Qualche lampione illumina la strada
e di tanto in tanto qualche auto lascia la sua scia.
Se non fosse per queste auto il paesaggio
sembrerebbe una fotografia di una terra in letargo.
Ma questa notte sarà diversa,
complice una festa non nostra.
I giovani usciranno e di porta in porta
bussando con una domanda.
Fieri del loro bottino torneranno a casa,
lasciando nuovamente questa terra in letargo.
A quella festa c'erano uomini ricchi e famosi.
Eppure, tu guardavi me.
A quella festa c'erano uomini belli e focosi.
Eppure, tu guardavi me.
A quella festa c'erano uomini giovani e radiosi.
Eppure, tu guardavi me.
Una volta che mi capita una gnocca, è strabica!
È tornata la primavera e ci ha trovati ancora qui.
Poi è arrivata l'estate e ci ha trovati ancora qui.
Poi è giunto l'autunno e ci ha trovati ancora qui.
Quindi, puntuale, è ritornato l'inverno e ci ha trovati ancora qui...
Mai visto uno sciopero dei treni così lungo!
Ieri sera ti ho cercato tanto...
ho provato ovunque...
ma niente...
di te non c'era traccia...
sono andato a letto senza di te...
mi sentivo nudo...
e il vento passava sul mio corpo...
facendomi provare brividi di freddo...
ma dove eri finito? ...Pigiama di merda.