Scritta da: Anyma
in Poesie (Poesie d'amore)
La velata malinconia di cui si copriva
gemette al mio tocco.
Smarrito aveva a se stesso
l'incanto di una poesia.
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La velata malinconia di cui si copriva
gemette al mio tocco.
Smarrito aveva a se stesso
l'incanto di una poesia.
In questo angolo di cielo,
persa tra le tue braccia,
respira l'anima.
Lieve è il battito d'ali che si posa sul cuore,
piume leggere i dolci baci sparsi su me arida terra.
Dolce vendetta del desiderio tuo,
padrone di sensi dal sorriso mordace.
Volare in alto,
toccare le stelle
dove il tempo non regna,
dove è dolce morire.
Vortici vigorosi di melodie segrete le dolci favelle che avvolgono il cuore
e io sfioro... l'eterno.
La notte non è mai silenziosa,
nella sua ombra
una dolce melodia risuona nell'aire
dove i sogni riposano.
Libero il mio pensiero
simile al volo di un gabbiano,
scandaglia il cielo e stende le sue ali al futuro.
Denudata la mia essenza al mare,
tra emozioni velate,
rivelo ad esso poesie con rime sospese,
sogni defraudati che ho stretto al petto
umiliati da speranze distorte
E dalla profonda remota notte,
nella dolce carezza della brezza
al centro della mia anima,
nella pienezza del mio essere
il respiro calmo dell'alba di un nuovo giorno.
Dovessi perderti, mi perderei,
perderei la mia anima
tra lande desolate,
tra assordanti silenzi.
Vestita di perché la mente mia errante vagherebbe,
tra profumi che non scorda,
tra sensazioni di istanti infiniti
che cullano demoni.
Brucia l'anima
tra labbra morbide e mani maestre.
Scolpito nel cuore vai
a spasso con il tempo,
incollato a quell attimo eterno
che respira tra il cielo e il mare
dove tutto ha un senso,
dove noi abbiamo... un senso.
Amai all'ombra del dubbio
che sempre oblia la ragione.
Nell'incertezza
assaporai l'amore con la forza della fede
colmando l'infinito con il suo sorriso.
Agonia dell'anima ora il mio canto,
nel manto scuro della notte
stringo al petto
un pensiero d amore.
Parole mai dette
dentro lacrime ribelli
di un pianto mai finito,
lente scendono
a bagnare il cuore.
Oltre le mie parole,
oltre il mio respiro,
tu esisti,
tra cuore e anima hai costruito il tuo tempio,
dove io ritrovo il soffio della mia essenza.
Adagiato sul mio seno,
carpisci ogni mio sogno
e nell'istinto fatto di gioco di sensi
ogni fibra del tuo essere scandiglio
facendo mio ogni tuo volere.
Pelle contro pelle ultima barriera dell'anima
piena di te,
bramosa ancora,
reclama linfa di vita.
Nel breve istante che l'amore ci concede,
l'estasi farà dono dell'eterno
e io in esso cantero l'amore
e scriverò nuove poesie...
Nelle notti brevi,
dove l'alba ruba i sogni
e stanchi vacillano i pensieri.
Né il mio cuore,
Né il mio respiro,
più mi apparteneva.
Si sfamo delle mie carni,
e bevve l'anima,
assaporando verità
che rendevano fragile.
Nel sole morente
divampa l'anima
mentre stringo al petto
ciò che fa male e uccide.
Estasi di sensi
l'odoroso e antico profumo,
prigioniero errante va
con lacrime mute.
Carezzata dall'amaro dolce sentire
che mai il tempo sbiadisce,
batte un cuore ruvido
di accesi rimpianti
mentre labbra ribelli si schiudono all'ombra dell'oblio.