Poesie inserite da Barbara Brussa

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Scritta da: Barbara Brussa

Imparare a Volare

Un paio d'ali
appese al chiodo...
sembrano implorarti di rivivere insieme a te.

Le indossi ancora una volta
dopo tanto tempo...
e volteggiando nel cielo azzurro
impari a disegnare
le tue fantastiche realtà.

Devi apporre la tua firma
a quel disegno.
Non aspettare
che lo facciano gli altri
al posto tuo!

L'artefice e l'artista sei tu.
Nessun altro potrà disegnare
la tua fantastica realtà.
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    Scritta da: Barbara Brussa

    Melodia delle Stelle Cadenti

    Su, vieni...
    dammi la mano!
    Saliamo questa scala,
    fatta di arcobaleno.
    Ci porterà dritti alla nostra dimora.
    Nuvola di cotone ci accoglie;
    coperta di cielo ci scalda;
    Quante volte mi hai fatto mangiare
    la luce della luna,
    affinché potessi vedere
    i tuoi occhi parlarmi?
    Ogni notte ci incontriamo lì.
    Lì, dove le parole
    farebbero troppo baccano.
    Lì, dove tu mi capisci
    e ti senti sereno.
    Lì, dove i tuoni amplificano
    i battiti dei nostri cuori.
    Lì, dove io so da dove proviene
    quella brezza leggera.
    Orchidea selvaggia...
    dalle tue labbra nasce una melodia:
    Melodia delle stelle cadenti.
    Non credo in tutto
    Non credo a tutto
    Ma credo in te...
    Aspettami ai piedi dell'arcobaleno
    e ti porterò lassù, ancora una volta.
    Aspettami! Non farò tardi...
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Delirio Notturno

      Tocco forte e deciso di mani;
      lenti massaggi sulla pelle,
      che presto diventa ardente.
      "Fammi sognare!"
      Mi stringi,
      fino a farmi confondere
      col profumo di te.
      Bocca che conosce, che brucia,
      che assaggia.
      Gusto di ciliegie mature.
      Cerniera che stride.
      Schegge di passione,
      colpiscono in pieno.
      Tutta la notte, senza stancarsi.
      Sospiri intrecciati,
      a formare una fune,
      unica via di scampo
      da questa prigione.
      Vibrazione dei sensi.
      Ruggito dei corpi.
      Ci sbraniamo d'Amore,
      come belve feroci.
      E mi guardi, mentre lentamente...
      scivoli in me.
      Ora... non ci distinguiamo più.
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Passione a 4 mani

        Calore...
        di mani che si sfiorano,
        si accarezzano, si intrecciano,
        ad occhi chiusi.
        Quasi a voler amplificare
        le sensazioni, le emozioni...

        Battiti del cuore
        in progressiva accelerazione,
        fino a divenire,
        nel cuore della notte,
        l'unico suono percepibile.

        Il tempo si ferma,
        il mondo si eclissa,
        in rispettoso silenzio.
        Solo noi due e le nostre mani.
        Sospiri a lungo repressi,
        sangue che ribolle
        furiosamente nelle vene,
        corpi che ardono di passione.

        Pensiero e ragione, annientati
        da un unico, immenso
        e implacabile desiderio...

        ... Amami, ora!...
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          Scritta da: Barbara Brussa

          La Cena

          La cena?
          Ci penso io!
          Nuvole rosa, sulle quali sedersi
          Un lembo di cielo, come tovaglia
          La luce degli occhi,
          per creare l'atmosfera

          Spicchi di luna,
          guarniti con schegge d'aurora
          e conditi con succo d'amore
          Una spolverata di stelle e...
          buon appetito!
          Mentre le note del cuore
          si diffondono nell'aria...
          si consumerà un ottimo piatto...
          "ar-dente"!

          Rigorosamente in due.
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Fantasmi

            È terribile
            sentire l'assenza della presenza.
            È come vivere accanto ad un fantasma.
            Sentirne il fiato sul collo,
            che ti mette brividi nel corpo
            e gelo nel cuore.
            Un'anima dannata,
            che ti appare all'improvviso.
            Pochi attimi, rubati all'eternità.
            Il dissolversi di un'immagine
            che, forse, non hai nemmeno
            realmente veduto...
            Nessuna certezza.
            Nessun calore.
            Nessuno (veramente) accanto a te.
            Le stanze del tuo freddo castello gridano,
            in un vuoto silenzio.
            Nessuno risponde.
            Nemmeno tu puoi sentire.
            Perché sei già morto.
            Morto dentro.
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