Scritta da: Cristallina
in Poesie (Poesie d'amore)
Per amarti
Ti cerco tra le tue cose
Rinasci imitando il tuo fare.
Ti trovo, ma, non ci sei...
All'impossibile m'affiderei
per parlarti, baciarti
amarti.
Composta sabato 23 aprile 2016
Ti cerco tra le tue cose
Rinasci imitando il tuo fare.
Ti trovo, ma, non ci sei...
All'impossibile m'affiderei
per parlarti, baciarti
amarti.
Ti ricordo assorto,
lo sguardo perso
oltre la linea
dell'orizzonte davanti a te,
che avvolgendo:
i tuoi pensieri,
i tuoi sogni
mi escludeva.
Anima perlata
Melograno maturo
Autunno ormai.
E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il
"tutto completo" delle sotterranee,
nei libri prestati e nell'arrivederci a domani.
Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
né ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all'angolo della strada mi fermerò,
a quell'angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
né qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
né la fuori, in quel fiume di laghi e di ponti.
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e quando ti penserò, penserò un pensiero
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
Melodia che penetra
e mi trapassa l'anima
ed il corpo con un brivido.
Rievoca emozioni
che dal profondo riemergono,
rinascono e rivivono
E il tempo non è passato.
Passato e ieri,
diventano oggi e domani
un sogno che si rinnova
sulle note della dolce
ed invitante
poesia che diventa musica.
Cammino lungo il viale alberato
che fino a ieri rinfrescava
con la sua ombra
le mie passeggiate desiderose d'ossigeno
ed il corpo lo trasmetteva all'anima
che, più leggera, ne godeva.
Ora che il sole non arde più
nel viale alberato
un tappeto di foglie ho trovato.
È l'umile natura,
che, con un'inchino, saluta,
ed ai miei piedi si spoglia.
Cuore capriccioso
ami, odi, preghi
i tuoi palpiti fai sentire.
La tua voce prepotente
urla dentro me
ricordandomi le ferite
che il tempo ha lasciato
e la mia vita ha minato.
Cuore amico mi guidi.
Nella nebbia mostri la via
mi rassicuri e nella luce
ora avanzo.
Rosso intenso
illumina la notte
-luna vicina-.
Finestra aperta
sfumature di verde
- visione scorgo -.
Lo sguardo rapiscono
nuvole nelle acque del fiume
- riflessi dal cielo -.