Mi parli, mi sorridi e all'improvviso pe' i baci che ti do su quel bel viso tu muti il gran fervor che hai addosso dicendo di finirla tosto tosto.
Mi alzo, mi dispero e muto muto rimango a contemplar soffitto e muro cercando di nasconder a più non posso la rabbia che mi rode fino all'osso.
Ma dopo che è trascorso un po' di tempo o per dimenticanza, o convenienza tornando la baldanza e l'impazienza di ribaciar ancor quel tuo visino m'accorgo che mi hai già perdonato e io ancor di più, mio cuoricino!
Stasera usciamo? Mi chiedevi spesso che a volte mi sembravi una tortura però già pronta col cappotto addosso il "si" lo avevi estorto con bravura.
Andiamo in quel locale che ti piace? Dicevi in auto mentre io guidavo non senza approfittare di chi tace com'io facevo che non ricordavo.
Com'è Brigitte, la mia più cara amica? Poi che il mio sguardo a lei t'infastidiva a domandar col finto riso a mimica mi costringevi a ciò che dir tradiva.
Ti piace il mio rossetto? E i miei stivali? Con occhi dolci e mano nella mano la tua attrazione non avea eguali quando il sottrarsi a lei parea invano.
Mi ami, è vero? Oppure non mi ami? Pur che sapevi che non sempre piace chi amor decanta a chi l'amor richiami se a volte appaga più chi guarda e tace.
Torniamo a casa che s'è fatto tardi? Non era che l'inizio del più bello perché lettori cari i vostri azzardi tali non son e "a letto" è proprio quello.
Non sei virtù né mai tu lo sarai, nemica immemore del nobile coraggio, che pur assali a tradimento e oltraggio, senza fermarti mai! Non sei virtù!
Getti ogni sfida senza distinzione. Non badi a chi è la vittima del gioco: sia essa un animale oppure un uomo, poc'ha importanza... Getti ogni sfida!
Non sempre trionfi e questo tu lo sai. Non sei che un mezzo per la tua vittoria: nelle preoccupazioni altrui trovi la gloria, finché non v'è reazione... Non sempre trionfi!
E allora sembra inutile il tuo agire, laddove si comprende ch'esce indenne colui che affronta sé prima di dire che la paura è un male a lui perenne...
Al di là delle nuvole, c'è un posto che non è vicino e non è lontano. È sempre lì! È un regalo... è un dono per ciascuno. È al di là delle nuvole... Il biglietto del viaggio di andata per raggiungerlo è tutto quello che bisogna lasciarsi alle spalle. È un riappropriarsi l'anima... è un ritorno al sereno. È proprio lì! Al di là delle nuvole.
Potrò vederti ancor com'eri prima potrò tenerti in cor più stretta ancora ma al tuo splendor ritorna come allora quando ai poeti, oh Napoli, desti la rima!
Potrò ammirar così tutti i tuoi incanti potrò ogni meraviglia raccontare sarà il Vesuvio, sarà il cielo e il mare non certo sarà quel dei cuori affranti.
Potrò scrutar per bene i vicoletti potrò scoprire strade e sotterranei citar antichi artisti e contemporanei dai saltimbanchi ai più grandi intelletti.
Potrò far aneddotiche cumane potrò narrar l'istoria della pizza se occorre illustrerò ciascuna piazza da quella del Gesù con le campane.
Potrò fermarmi dalla "Bersagliera" potrò assaggiar spaghetti con il mare un mandolin sarà ad accompagnare taralli, tarantelle e una chitarra.
Potrò cantar le tue canzon più belle potrò intonar la dolce "Reginella", "Pusillecò nsentimento", "Lazzarella" senza dimenticar nessun tra quelle.
Oh, mia città, potrò far tutto questo ed altro ancora, ma al tuo splendor ritorna come allora!