Le migliori poesie inserite da Don Juan

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Scritta da: Don Juan
Ancora qui seduto,
a scrivere mentre fuori il mondo scorre,
mentre altre vite si incrociano,
altre vite si trovano.
Qui seduto a pensare,
a chiedermi cosa c'è che non va,
a chiedermi se sono io che non funziono
o è il caso a volere tutto questo.
Qui seduto a piangere dentro
e strozzare in gola i singhiozzi,
aspettando chissà cosa.
Guardo la mia vita dietro un vetro,
incapace di reagire,
incapace di virare e cambiar rotta,
in balia delle onde.
Domande troppo difficili,
risposte troppo pesanti,
risposte troppo vere che so già.
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    Scritta da: Don Juan
    Lascio nel tempo le parole che non ho detto,
    le parole che avrei dovuto dire,
    quelle che avrei dovuto trattenere
    e quelle che forse era meglio non pensare.
    Lascio nel tempo le emozioni che la vita mi ha dato,
    le notti passate ad amare le stelle,
    i giorni in cui lasciavo che le fiamme mi divorassero,
    e tutte quelle volte che ho pianto
    nella complicità del silenzio
    o di qualche nota scanzonata.
    Lascio nel tempo tutti i giorni che nn ho sorriso alla vita,
    i giorni in cui l'aria era troppo densa per respirare,
    il cielo troppo bello da guardare,
    la notte troppo bella da vivere.
    Lascio nel tempo il tempo che ho perso,
    quello che ho sprecato e tutto il tempo
    che mi è scivolato accanto senza che l'abbia notato.
    Lascio nel tempo una illeggibile firma
    per porre fine a quell'oscuro libro,
    perché ora è tempo di vivermi,
    di viverti, di viverci.
    Composta giovedì 4 novembre 2010
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      Scritta da: Don Juan
      Questa non è una penna,
      è la porta sempre aperta delle emozioni
      che cavalco ininterrottamente,
      non è una penna,
      è il confine tra la realtà
      e la realtà che vorrei,
      è il limite massimo dei miei pensieri.
      Non è una penna,
      è il salvagente in mezzo al mare
      cui mi aggrappo quando
      neanche il fiato mi rimane in corpo,
      è la luce che inseguo
      quando tutto intorno non rimane che il buio.
      Composta domenica 24 aprile 2011
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        Scritta da: Don Juan
        Ho cercato la felicità
        nel fondo di una bottiglia
        e ad occhi spenti ho capito
        che sul fondo c'ero io,
        ho rovistato invano
        nelle tasche del tempo
        cercando di rubare vecchie foto
        di sorrisi perduti e mai ritrovati.
        Ho pianto in un angolo al buio
        chiudendo la porta in faccia al sole
        stringendo in mano un litro
        di felicità apparente,
        fino a non sentir più rumore.
        Ora so che la felicità non è di questo mondo,
        cercarla è solo un gioco,
        nessun vincitore, solo vinti e disillusi.
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          Scritta da: Don Juan

          Tra cuore e mente

          Tra cuore e mente
          abbiamo solcato rotte
          che il mondo brama famelico,
          abbiamo tracciato sentieri
          e riempito i vuoti,
          abbiamo cavalcato l'onda
          del dolore e del piacere,
          abbiamo ascoltato le urla
          dell'anima che prigioniera in corpo
          in un groviglio di passioni
          si libera ad ogni parola
          scritta col cuore.
          Tra cuore e mente abbiamo
          riempito di emozioni le nostre
          giornate e le pagine bianche
          delle vite altrui.
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            Scritta da: Don Juan
            Nei tuoi occhi ho perduto il senno,
            ho lasciato nelle tue mani il meglio di me,
            ho dimenticato sulle tue labbra
            la parte più dolce di me.
            Un fulmine a ciel sereno
            ha squarciato il blu intenso
            che colorava e profumava il mattino:
            tu nei tuoi passi lenti,
            nel dolce ondeggiare a ritmo
            del vento che ti porti dietro.
            È stato un soffio di vita,
            una lama di luce nel buio,
            è stato meglio di ogni putrido ricordo,
            meglio di tutti i sogni che
            di notte soffoco tra le mani,
            molto più di quanto potessi
            chiedere, aspettare, sperare.
            Uno sguardo incrociato,
            un attimo straziante e
            poi sei andata via
            nell'abbraccio che forse meriti.
            E sono andato via
            nel baratro che forse merito.
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              Scritta da: Don Juan
              Di stazione in stazione
              ho respirato l'aria
              della solitudine e del vuoto
              di una notte fredda e silenziosa.
              Sulle ali del tempo
              ho posato una speranza,
              una nuova illusione,
              un ultimo desiderio
              che si aggrappa disperato
              sulle torbide pareti dell'apatia.
              Seduto sul ciglio del nero infinito
              aspetto inerme che ritorni il vento
              a scuotere i miei giorni.
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                Scritta da: Don Juan
                Io credo che la poesia sia più
                di due parole buttate su un foglio bianco,
                sia più di un rigido schema
                di intrecci e paroloni.
                Credo sia semplicità:
                un petalo che si posa leggero
                sul palmo di una mano curiosa,
                una piuma che fa il solletico,
                un salvagente in mezzo al mare,
                la finestra che d'improvviso s'apre
                quando non si riesce a respirare,
                è un quaderno che profuma di nuovo
                e che reclama a gran voce le sue parole
                per trasformarle in emozioni.
                Composta sabato 16 ottobre 2010
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                  Scritta da: Don Juan
                  A bocca aperta resto ad osservare,
                  ammutolito da tanto splendore,
                  zittito da tanta immensità,
                  mortificato da tanta bellezza:
                  un imparagonabile esplosione di infinito.
                  Un brulicare silenzioso di stelle
                  che si affollano ad incendiare di poesia un cielo
                  nero e spaventosamente profondo.
                  Solo i pensieri a farmi compagnia,
                  solo la paura ad accompagnarmi.
                  Mi sento piccolo, mi sento vulnerabile,
                  ma poi guardo a terra e vedo una formica,
                  e per un istante mi sento immenso,
                  potente e invincibile.
                  In un sorriso spengo quest'attimo di follia
                  e mi rendo conto che è vero,
                  che tutto è relativo:
                  anche la paura, anche il dolore.
                  Composta domenica 31 luglio 2011
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