Poesie inserite da Don Juan

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Scritta da: Don Juan
Rivedo in un flash scolorito
quell'istante preciso
in cui il mondo aveva colori,
aveva odori, profumi, aromi.
Vecchi scatti impolverati
fossilizzano quella felicità
che famelico sto ancora cacciando,
vecchi accordi risuonano di te
echi lontani e gelidi.
Eppure il mondo muove ancora,
chi si è fermato sono io,
io che trascino stanco i miei passi,
io che vorrei solo la forza di
guardarmi riflesso e sorridere davvero.
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    Scritta da: Don Juan
    L'ho giurato al sole che t'avrei amata,
    senza dubbi ed incertezze, senza condizione alcuna,
    l'ho giurato alla luna e miliardi di stelle
    eran testimoni silenziose di quanto era vero,
    l'ho giurato a me stesso che mai più
    avrei riaperto gli occhi altrove,
    perché bastavi alla mia vita
    e saresti bastata per cento vite
    ed altre cento ancora.
    Ma anche il fiore più bello appassisce un giorno,
    anche la giornata migliore finisce,
    anche la favola più bella ha una fine.
    Ma quanti Principi smarriscono la via?
    Quanti audaci cavalieri finiscono per
    perdersi nell'intricato gioco dell'amore?
    Quanti trovano il coraggio
    di rattoppare uno sbiadito mantello
    azzurro e riprendere il galoppo?
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      Scritta da: Don Juan
      Una sera d'estate,
      mano nella mano a tracciare passi invisibili
      sotto l'occhio attento della luna,
      dolci baci a suggellare un'amore che sembrava
      sfidare i limiti dell'eternità,
      le tue mani che danzavano su di me
      seguendo il ritmo dell'amore,
      ed i tuoi occhi che brillavano come diamanti.
      Una sera d'estate,
      una notte d'amore che persino
      il cielo e le sue stelle invidiano,
      una sera d'estate che mi affretto
      ad asciugare in una lacrima.
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        Scritta da: Don Juan
        Ho cercato la felicità
        nel fondo di una bottiglia
        e ad occhi spenti ho capito
        che sul fondo c'ero io,
        ho rovistato invano
        nelle tasche del tempo
        cercando di rubare vecchie foto
        di sorrisi perduti e mai ritrovati.
        Ho pianto in un angolo al buio
        chiudendo la porta in faccia al sole
        stringendo in mano un litro
        di felicità apparente,
        fino a non sentir più rumore.
        Ora so che la felicità non è di questo mondo,
        cercarla è solo un gioco,
        nessun vincitore, solo vinti e disillusi.
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          Scritta da: Don Juan
          Vorrei saper scrivere da poeta
          per metter su carta il dolore
          e tutto il male che sento,
          incastrare nelle rime
          taglienti schegge di me.
          Vorrei saper cantare
          ed avere la voce per poterti urlare
          quanto male hai fatto
          all'uomo che ti amava tanto,
          quanto hai bruciato in un solo
          istante senza pensarci neanche.
          Vorrei tu fossi qui
          per guardarmi negli occhi ora
          e vedere la realtà come la vedo io,
          sentire l'aria come la sento io.
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            Scritta da: Don Juan
            Urlerai il mio nome
            in una notte di luna piena,
            strozzerai il pianto
            vedendomi volare i cieli
            che un tempo ci appartenevano,
            stringerai i pugni
            e risuoneranno lente le mie parole.
            Ti chiederai perché,
            ma non troverai risposta alcuna
            perché le domande le ho portate
            via con me, le ho bruciate
            in un angolo che ricordo appena,
            le ho affogate in un mare di catrame.
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              Scritta da: Don Juan
              Quando la solitudine diventa rabbia,
              e le notti diventano eterne
              ogni mattino è una nuova condanna,
              ogni respiro è una maledizione.
              Passa il tempo e lascio indietro
              la felicità di esserci ancora,
              cresce il vuoto e crescerà
              ad ogni luna cui urlerò contro.
              Corro instabile su invisibili fili,
              mi aggrappo alle rovine e scopro lividi
              che ormai non fanno male ma scortano
              i pensieri lì dove ho sotterrato
              l'ultimo giorno felice,
              l'ultimo respiro sensato.
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                Scritta da: Don Juan
                Si può chiamare ancora notte
                quell'oscuro manto che non ha più luna,
                quel cielo senza stelle ormai?
                Si può chiamare ancora rosa
                quel fiore spoglio e scuro
                che oscilla stanco al vento?
                È ancora un uomo
                quell'uomo che non ha più sogni,
                che non ha più radici,
                che non vede più la luce del sole?
                Quell'uomo che vaga morto
                nella terra dei vivi,
                quell'uomo che nelle mani stringe
                una vita sconclusionata
                cercando un chiodo cui fissarla?
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                  Scritta da: Don Juan
                  Nei tuoi occhi ho perduto il senno,
                  ho lasciato nelle tue mani il meglio di me,
                  ho dimenticato sulle tue labbra
                  la parte più dolce di me.
                  Un fulmine a ciel sereno
                  ha squarciato il blu intenso
                  che colorava e profumava il mattino:
                  tu nei tuoi passi lenti,
                  nel dolce ondeggiare a ritmo
                  del vento che ti porti dietro.
                  È stato un soffio di vita,
                  una lama di luce nel buio,
                  è stato meglio di ogni putrido ricordo,
                  meglio di tutti i sogni che
                  di notte soffoco tra le mani,
                  molto più di quanto potessi
                  chiedere, aspettare, sperare.
                  Uno sguardo incrociato,
                  un attimo straziante e
                  poi sei andata via
                  nell'abbraccio che forse meriti.
                  E sono andato via
                  nel baratro che forse merito.
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