Poesie preferite da Wuthering Heights

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Scritta da: Marco Giannetti
Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.

La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.

O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.

Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.

La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.

Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.
Composta giovedì 13 dicembre 2012
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    Scritta da: Eleonora La Pazza
    Ti manderò un bacio con il vento
    e so che lo sentirai,
    ti volterai senza vedermi ma io sarò li
    Siamo fatti della stessa materia
    di cui sono fatti i sogni
    Vorrei essere una nuvola bianca
    in un cielo infinito
    per seguirti ovunque e amarti ogni istante
    Se sei un sogno non svegliarmi
    Vorrei vivere nel tuo respiro
    Mentre ti guardo muoio per te
    Il tuo sogno sarà di sognare me
    Ti amo perché ti vedo riflessa
    in tutto quello che c'è di bello
    Dimmi dove sei stanotte
    ancora nei miei sogni?
    Ho sentito una carezza sul viso
    arrivare fino al cuore
    Vorrei arrivare fino al cielo
    e con i raggi del sole scriverti ti amo
    Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
    tra i tuoi capelli,
    per poter sentire anche da lontano
    il tuo profumo!
    Vorrei fare con te quello
    che la primavera fa con i ciliegi.
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      Scritta da: alessia14

      Gli occhi della mia donna non sono come il sole

      Gli occhi della mia donna non sono come il sole;
      il corallo è assai più rosso del rosso delle sue labbra;
      se la neve è bianca, allora i suoi seni sono bigi;
      se i capelli sono crini, neri crini crescono sul suo capo.

      Ho visto rose damascate, rosse e bianche,
      ma tali rose non le vedo sulle guance;
      e in certi profumi c'è maggior delizia
      che non nel fiato che la mia donna esala.

      Amo sentirla parlare, eppure so
      che la musica ha un suono molto più gradito.
      Ammetto di non aver mai veduto incedere una dea,
      ma la mia donna camminando calca la terra.

      Eppure, per il cielo, credo il mio amore tanto raro
      quanto qualsiasi donna travisata da falsi paragoni.
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        Scritta da: Simone Ciribelli

        Vorrei

        Vorrei poter andare in apnea col tuo respiro,
        accarezzarti la folta chioma
        non lasciando alcun sospiro,
        e sentir solo il tuo aroma.

        Vorrei poter sulla tua pelle giacere
        come d'autunno le foglie sbiadite
        e in un groviglio di arti rimanere
        restando con le parole incustodite.

        E invece riempio di tristezza ogni mio verso,
        incastonato nel mio cuore disperso,
        che sa di perdere invano il tempo
        con te, che per me sei muraglia di cemento.
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          Il vaso

          Proprio come un vaso
          mille volte infranto
          mille volte ricomposto
          il mio cuore ci assomiglia.
          Non vuole stare solo
          non gli basta la stabilità
          come un vaso poggiato
          fermo sopra un piano.
          Esso vuole di più,
          tutto questo non gli basta
          ha bisogno di una mano
          che lo tenga e che lo scaldi.
          Ma così facendo il vaso
          si espone a maggior rischio
          rischiando la caduta
          e l'ennesima rottura.
          Esso affida tutto se stesso
          alla presa della mano
          che troppo facilmente
          freme e trema.
          Finché il vaso verrà ricomposto
          avrà bisogno di una mano
          ma quando i pezzi mancheranno
          la forza di una sola mano
          non sarà abbastanza.
          Composta giovedì 6 agosto 2015
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