Poesie inserite da Enrico Giuffrida

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Scritta da: Enrico Giuffrida
Gelida la notte
innalzata dal vento sulla kentoripa terra,
e lì, mentre quei miseri fiocchi
intrecciati tra loro
brillano all'umane luce,
tra le urla di un inverno ancor gagliardo,
a fatica dischiudo gli orizzonti
al silenzio d'una sospirata quiete
per far ingresso nei desider dell'anima.
Composta lunedì 9 febbraio 2015
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Scritta da: Enrico Giuffrida

Domenica

Domenica,
tenue tempo di riposi,
di festanti sinfonie delle campane,
di morali richiami dai pulpiti,
di laborioso lavoro nei brinati campi,
di soave profumo di croissant appena sfornati,
di sguardi fulminei nelle vetrine dei negozi,
di profumo di pulito nelle case,
di rispolvero di abiti novelli,
di musica inneggiata da auto sportive,
di fiumare di gente tra i piani di un centro commerciale,
di sfegatato tifo e scommesse sportive.
E quando il sole volge verso il suo declino,
un'entourage di bega e timore per il dì futuro
tumulta anche gli animi più placidi.
Composta domenica 25 gennaio 2015
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Scritta da: Enrico Giuffrida
Come fiamma
divampa il passato,
in una notte gelida d'inverno.
Le sue braci infuocate
alludono a quelle ferite dell'animo
tracciate dall'infausto tempo che fu;
tra gli scoppietti ardenti
odo il lacerar del cuore
e mentre la notte silenziosa
lemme avanza,
fuliggine di ricordi assurge
allo specchio dell'anima,
che zampillando,
spegne il fuoco amar dei ricordi.
Composta martedì 20 gennaio 2015
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Scritta da: Enrico Giuffrida
È tra le romantiche melodie
inneggiate dalle cicale,
alla pallida Selene,
ecco che,
abbracciato da una brezza autunnale,
si eleva il mio tacito tumulto.
I miei occhi,
vacillanti tra torrenti di lacrime,
si disperdono tra l'infinito universale.
D'improvviso il lento e funebre eco
dei miei lemmi,
abbatte lo strazio della tempesta del cuore
per dissolversi tra il tetro che non vuol abdicare.
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Scritta da: Enrico Giuffrida
E lì,
che tra lo stridio di ruote
di trolley goffi ed esultanti
che dipartano dalla Kentoripa,
per ritrovare l'allegria,
dopo un vissuto invernale,
che sento il sussulto dei miei sogni negati
in un cuore stanco ed affaticato.
Con occhi lucidi osservo gli zaini
pronti a svelare l'uman desiderio di letizia
Con sorriso traboccante,
celo il mio mesto volto
e rispondo ai lor esultanti saluti,
mentre il mio cuor implora quel Dio,
che ormai m'ha dimenticato.
Composta mercoledì 13 agosto 2014
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Scritta da: Enrico Giuffrida

Un nuovo traguardo

Come granelli di sabbia
lemme scorre quel tempo,
di quella porta dell'età,
in cui una ruga in più
traccerà il mio ancor sbarazzino viso.

E mentre quel dì di festa
trionfante avanza,
navigo tra il tempo che fu.
Con occhio vigile e
con prontezza d'animo
conduco il veliero tra i ricordi.

Tra le Acque placide che rimembrano
quei dolci momenti di vera beatitudine
affiorano irti scogli di tetra e funebre rimembranza.

Mi soffermo dinanzi
e cogliendo la conchiglia dell'amara dottrina,
rivolgo il mio sguardo al tramonto
che traccia la sua speranza all'orizzonte.

E lì d'un tratto appari seduta
su quell'isola di rosei e irti ricordi;
volgo a te il mio umile sguardo;
dai miei occhi sublimi
si innalza una domanda:
Ricorderai quel di
in cui al mondo fui presentato?
Composta sabato 5 luglio 2014
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Scritta da: Enrico Giuffrida
È lì,
che tra i vetri gelati
di un'autunnale finestra,
osservo quella speranza ormai appassita.
Il vento solleva quegli ormai morenti
petali di soavi e rosei fiori,
che si amalgamano tra
brandelli inzuppati di un brio
che celere avanza verso il suo
declino di un edito anno.
E mentre nembi
colmi di stille e bianchi fiocchi
celano la sorgente di vita,
uccelli monaci cercano riparo.
Composta martedì 4 marzo 2014
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Scritta da: Enrico Giuffrida
È in quel cuore tormentato,
scenario di battaglie vitali,
che arde quella preziosa fiamma
di cui ogni essere farne a meno non può.
Come rosa delicata,
di notte emana il suo profumo.
Guarda verso quel blu infinito
e aleggia quell'entourage di balsamici
e nobili desideri,
con l'intramontabile speranza
che faccian breccia nel cuor dell'amata.
Composta mercoledì 26 febbraio 2014
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Scritta da: Enrico Giuffrida

L'indifferenza

Come un fiume dalle acque tetre,
scorre la tua indifferenza;
Come tetro spirito di morte
lemme avanza
strappando via ogni sorriso
e uccidendo quel che ogni uomo
lotta per la conquista.
Come gli ebrei dipinsero le loro porte
nella notte in cui Dio punì i sovrani egiziani,
così io dipingo le porte del mio cuore
con i colori della tenacia e del coraggio.
Nessun alimento può soddisfare la tua fame;
come un uragano seminasti distruzione
e tra il silenzio del dì e della notte
lemme edifico il mio domani.
Non è ancora primavera
il gelo invernale ancor dimora
nel mio umiliato cuore.
Composta mercoledì 19 febbraio 2014
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