Poesie inserite da Enzo Di Maio

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Scritta da: Enzo Di Maio

Chissà perché le stelle

Chissà perché ci han tolto le stelle,
non erano forse belle?
Già, è vero, le stelle si osservano con il cuore
ma non quando è pieno di dolore.

Chissà perché non c'è più la luna
ma solo un globo che illumina la notte
ma nulla ispira e niente accomuna.

Chissà perché ora il sole scalda solo fuori
e ti lascia freddo dentro, spento,
e non conosci amore e amori.

La vita è diventata un dramma,
ti consuma, come se fossi fiamma
che perde l'energia
ed è prossima a volare via.

Tutto oramai ti opprime, duro è il percorso
e non ha nemmeno senso, nessun fine.
Scruti un orizzonte ove non v'è speranza
e assisti, inerme, al destino tuo
e a quello di un popolo infelice
condannato senza appello e con arroganza
da chi pretende di guidarlo
con tanta superbia e poco cervello.
Composta domenica 16 marzo 2014
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    Scritta da: Enzo Di Maio

    Lustrini e mostrine

    Io vendo balocchi, lustrini e mostrine
    illudo la gente con luci e vetrine,
    non dono certezza
    ma solo speranza,
    ti faccio sognare che ciò che non hai
    di certo non oggi,
    ma un giorno lo avrai.

    Affrettati, entra, corrompi la sorte
    comprati un sogno
    o finisco le scorte.

    Guarda la folla, spinge e si accalca,
    è depressa, avvilita, e si sente stanca.

    Io vendo balocchi, lustrini e mostrine
    da me tutto è bello
    e non pensi al domani.

    Dura è la vita che ti si presenta,
    tutto tu devi e niente ti aspetta.
    Il mondo appartiene a chi ti comanda
    e neanche concede di porre domanda.

    Entra, ti aspetto, ti offro l'oblio,
    una strada in discesa e senza pendio.
    Lo so che è illusione ma non farà male
    pensare ad un mondo più giusto e normale.
    Composta venerdì 28 febbraio 2014
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      Scritta da: Enzo Di Maio

      Tutto esaurito

      Dovrei darti quel che più non ho,
      se mi chiedi ancora amore mi spiace, è terminato
      ne potrò farne altra provvista,
      il negozio ha chiuso,
      sulla porta rimane appeso un semplice biglietto
      "Spiacenti, tutto esaurito
      non è previsto altro rifornimento".

      Magari gratterò il fondo del mio cuore
      vieni, affrettati,
      è l'ultima occasione
      tra poco la realtà andrà in pensione.

      Ti dirò poi addio, magari con un gran sorriso
      e senza alcun rimpianto,
      del resto ciò che mi lascio dietro
      non è poi tanto.

      Per il percorso che rimane tornerò com'ero
      puro come un bimbo, semplice e sincero.
      Sarò pulito
      e mi illuderò credendo ancora a quanto raccontato
      che tutto intorno è bello
      che c'è pace nel creato
      proprio come Dio ha comandato.

      E così durerà
      sino a che tutto non sarà finito
      anche se il cerchio questa volta non si chiuderà
      resterà aperto un piccolo spiraglio
      come una favola incompiuta
      alla quale mancheranno quei momenti
      dove in fondo viene scritto:
      "e tutti vissero felici e contenti".
      Composta venerdì 21 febbraio 2014
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        Scritta da: Enzo Di Maio

        Notte amante

        Il sole asciuga la mia mente,
        mi toglie il senso della vita,
        mi fa sentire vuoto,
        diverso,
        distratto e indifferente.

        È una sensazione strana,
        un continuo stordimento,
        sono praticamente inerte,
        coperto di rumore,
        sommerso dalla gente

        È di notte che mi sento realizzato
        ed assaporo ripagato
        la stupenda essenza del creato

        Di notte la mia mente vola,
        si libra nell'immenso del pensiero,
        sto bene, vivo, satollo di silenzio,
        mi sento fiero.

        Di notte libero il mio io
        e grido "mondo, guarda, osserva,
        io esisto, ci sono,
        non sono assente,
        apri il registro della vita,
        scrivici presente

        La notte mi matura,
        mi spoglia del normale,
        si fa complice ideale,
        mia sposa,
        la sento viva sulla nuda pelle,
        osservato, con discrezione,
        dalla luna e dalle stelle.
        Composta mercoledì 19 febbraio 2014
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          Scritta da: Enzo Di Maio

          Scusate se ce stò pur'io!

          Er problema che se pone
          nun è quello de stà ar monno,
          ma de vive, è differente,
          tiello presente,
          perché stà sicuro
          che puro che te magni du facioli solamente,
          rompi li cojoni a tanta gente.

          Nun è perché sei te,
          che sei no stronzo, oppure c'hai peccato,
          nò, la colpa tua
          è solo quella d'esse nato.

          Ognuno pensa che intorno a lui
          nun c'ha da cresce niente
          È solo suo er creato,
          pe tutto er resto, ahò
          me sa che lassù quarcuno s'è sbajato.

          Puro n'passeretto adè n'abusivo,
          nun ce po' stà
          e adè perseguitato.
          Vive su n'arbero, manco se vede,
          eppure è un malandrino.
          T'ha cacato sur tettino,
          nun c'è scusante,
          dev'esse condannato!
          Mortacci sua,
          e puro di chi l'ha generato.

          Stà vita è un gran casino,
          vorresti sempre fosse notte,
          nun dovette arzà ar mattino,
          affrontà n'artra giornata,
          che passa puro lenta,
          e tutt'attorno è na stronzata.

          Se vive n'eterno carosello
          dove ner cranio nessuno c'ha er cervello
          ma ragiona male, e coll'ucello.
          Composta domenica 16 febbraio 2014
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            Scritta da: Enzo Di Maio

            Sono nato, ho vissuto, c'ero

            Su di me non scriverò poemi
            ne declamerò poesie
            o divulgherò pensieri e temi

            Parlerò solo di questo mondo
            di quando sono nato
            di se e quanto
            sono stato amato o odiato

            Descriverò ogni cosa che ho osservato
            virgola su virgola
            descriverò ciò che ho visto ed ho vissuto

            Ripercorrerò i mie anni
            i secondi e ogni minuto
            Di me spiegherò le mie certezze,
            le troppe incertezze
            e le tante amarezze

            Mi spoglierò nudo
            Non avrò segreti
            sarò un sole che illumina i pianeti

            E non si scambi la mia per ambizione
            è solo una piccola terrena aspirazione
            affinché qualcuno un giorno, se vorrà
            sappia che ho vissuto
            che io c'ero
            che ho sognato ed anche amato

            È così triste andar via
            ed essere dimenticato
            Composta sabato 8 febbraio 2014
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              Scritta da: Enzo Di Maio

              A Sissi

              Oggi non è che sia successo tanto,
              è solo morto un gatto.
              A chi vuoi che importi se mi sento spoglio
              e che pianga tanto, come avessi perso un figlio.

              La mia Sissi non c'è più
              ed è come se fossi morto anch'io,
              questo dolore, che mi squarcia dentro,
              è solamente mio.
              Per gli altri non è che sia successo tanto,
              è solo morto un gatto.

              Ciao tesoro mio,
              speriamo che esista veramente un Dio,
              che sia generoso, che ti accolga
              e ti offra un buon riposo.

              Ciao, tesoro mio,
              speriamo che esista veramente un Dio,
              che ami anche questo suo figlio un po' dubbioso,
              che perdoni i miei peccati,
              che sia misericordioso,
              e mi permetta,
              anche se non mi vorrà in paradiso,
              di rivederti, fosse pure un solo istante,
              per dirti grazie, ciao, ti voglio bene.
              Per me sarà importante, ritroverò un sorriso.
              (enzo di maio)
              Composta venerdì 24 gennaio 2014
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                Scritta da: Enzo Di Maio

                Forza annamo, domani arivotamo

                Forza annamo, domani arivotamo
                C'è bisogno de rifà er governo
                Quell'altro, tacci vostra, pareva eterno

                In tutta Italia se nota un gran fermento
                c'è n'esercito de candidati
                basterebbero pe governa' cinquanta stati

                Io so' bravo, io di più
                Io so' uno che assai conta
                pure se so' n'gran fjo de na mignotta
                Io in vita mia nun ho mai lavorato
                so er perfetto candidato
                c'ho un grande elettorato
                semo un mare de parenti
                me voteranno e li farò tutti contenti

                Io nun so' nemmeno scrive
                ma a chi voi che je ne frega
                se nun so' capace a fa na sega

                Io l'artranno ero fascista,
                mo' so' diventato comunista
                nun e' che me so  ravveduto
                er furbo campa pe esse mantenuto

                Io risolverò la grana dell'immigrazione
                a tutti l'Italiani darò n'appartamento
                giuro, spergiuro e lo prometto
                combattero' contro caio  e contro tizio
                votateme, sennò me fate perde er vitalizio

                Poraccio sto paese
                che amarezza è vede' sto poro popolo
                piagne, prega' e magna' monnezza
                e se protesta pe la triste sorte
                ce pja pure na cofana de botte

                Quanta gente che nun c'ha ritegno  
                e je' ce vo solo un momento
                co l'aiuto vostro
                pe passa dar cazzo ar padre nostro

                E che tristezza c'ade' sta giostra
                Ari l'anima de li mejo mortacci vostra!
                Composta sabato 18 gennaio 2014
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                  Scritta da: Enzo Di Maio

                  Io sono nato ieri

                  Io sono nato ieri
                  e di sicuro ci ho provato
                  a cambiare questo mondo disastrato

                  Io sono nato ieri
                  e non ero solo, eravamo tanti
                  i fiori della gioventù più bella
                  oramai svanita, che non c'è più

                  I fiori che allora venivano armati
                  e partivano soldati
                  per andare a morire in guerra
                  dall'altra parte della terra

                  I fiori che appassivano in Vietnam
                  in Cambogia in altre parti
                  per appagar la cupidigia dei potenti

                  Io sono nato ieri
                  e che ne sa oggi la gente
                  se quelli che son tornati
                  li chiamavano drogati

                  Che ne sa la gente
                  che l'eroina te la dava l'esercito
                  l'aviazione e la marina
                  "Non avrai paura e ti sentirai più forte"
                  ma era come una condanna
                  a morte

                  Che ne sa la gente
                  di chi è tornato ormai tutto sfasato
                  morto dentro, e mai più' rinato

                  Io sono nato ieri
                  ma l'orrore ancora dura
                  non è mai passato
                  la mente urla
                  ma fuori è come un lieve sibilo
                  che si perde, tra l'assordante indifferenza
                  emanata della gente

                  Ancora oggi nulla è cambiato
                  il cannone ancora tuona
                  solamente si è spostato
                  L'ultima speranza è che la terra
                  gira, e gira, gira, gira
                  un giorno ritroverà la rotta
                  e si possa viver alfine in pace
                  con amore, senza lotta.
                  Composta domenica 12 gennaio 2014
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                    Scritta da: Enzo Di Maio

                    Quando mi chiamerai papà

                    Ti guarderò mentre dormi
                    e quando sogni,
                    Mi nutrirò di insonnia nelle notti
                    e come musica ascolterò i tuoi pianti.

                    Osserverò i tuoi primi passi
                    e riderò ogni volta che cadi e ti rialzi
                    cercando un equilibrio
                    con quei minuscoli piedini scalzi.

                    Registrerò di te ogni istante,
                    ogni momento scruterò le tue labbra
                    ed ogni suono che ne uscirà
                    e piangerò di gioia quando diverrà realtà
                    il giorno che pronuncerai "papà".
                    Composta giovedì 2 gennaio 2014
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