L'albero baciato
dal sole canta col vento
nelle sue foglie.
Composta lunedì 22 marzo 2010
dal libro "PensieriParole 2011" di PensieriParole Staff
L'albero baciato
dal sole canta col vento
nelle sue foglie.
Vacanza, gioco
sopra un prato
fiorito di farfalle
che fatica acchiapparle!
Apro gli occhi,
brucia la sabbia e
m'arroventa il sole,
desolata è l'arsura.
Schiava di voci
attente
all'obbedienza
nella funzione del perfetto
incastro maschile - femminile
dall'occhiello si sganciano i bottoni
senza strappo, lenta
mente. Nudo oggetto
sono tua
Signore
privata di innocenza
pronta all'uso
maschile consacrato.
Danzano mille luci
nella notte
cade la pioggia
cancella la parola.
Il sole splende
mentre sboccia
un fiore
tace la stampa, la parola
morte.
Cade la neve
lentamente
ritorna primavera; alto il sole
arroventa l'aria
ricresce l'erba
cadono le foglie,
novembre torna grigio
il tempo si dissolve.
Un fiore in bocca
rosso mi consuma, mastico amaro. Un pensiero
antico mi arrovella schiodo il tarlo, lo chiudo
stretto in pugno
e gli sussurro: "A chi giova la vita
appesa al filo della morta
speranza"?
– La vita è dono! –
Se Dio comanda Cristo
rimase in croce
un solo giorno,
anch'io risorgerò vicino a Dio.
"Maddalena
sorella
assassina – insinua il tarlo –
non bere la cicuta, si tocchi Caina".
Nevica, il turbinio dei fiocchi
le ali disorienta, in cerchio
soffia il vento
freddo, scoperchia i tetti
la cometa brucia. Accendi il fuoco
si schiodano le ali: idea
novella
pensiero luminoso
"è l'alba"
l'arcobaleno colora l'orizzonte
andiamo
ti insegno a volare.
Caro amico Pino,
ti confesso
di avere nostalgia del banco
della scuola elementare, quando
candida - mente
ero ignorante nella conoscenza
dell'intrinseco valore del possesso
delle banconote.
Collezionavo francobolli nel diario
trascurando le "sudate carte"
al lume di candela
per l'alloro
da appender al chiodo.
La Poesia
crocefissa nella mente
malriposta fede
nella conoscenza.
Sono passati gli anni
non amo definirmi vecchia
sono antica e,
candida nella mente,
ti assicuro che
l'esperienza, ovverosia
la Storia, è maestra di vita: la Storia mia
il libro cartastraccia.
Lacrime di fuoco
verserà il cielo finché fumo
uscirà dal marciume.
Trovalo un nome
per definire
i chiodi
fissano
mani e piedi
fuori dal suo baccello
il seme non trova
una fessura e
si allunga
all'indietro
a dismisura.
La Storia: trastullo
divino tra le righe disegno
la battaglia
navale nei quadretti
orizzontale - verticale
chiamo: C - 7
- affondato!
Guerra
Nel gioco serio
non si placa l'ira
- Iradiddio - un gioco
antico a tre: eroe mutante
eterno infedele, prestanome
di Dio - perfetta quadratura col Maligno -
fuorilegge Dio...
Nel divenire eternamente uguale Dio ha noia
il Fumetto Nuovo non ha l'IRA.