Trama l'ordito
il velo delle nuvole
poi è mistero.
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Trama l'ordito
il velo delle nuvole
poi è mistero.
Il patos è nella voce, il suono
esce stonato. Non vibrano le corde
davanti è il precipizio.
La divisa è perfetta! Tingiamola
rossa: rosso cardinale o
rosso sangue, sceso
nel calice
di Cristo.
Era così intenso il verde
prato, da non stingere al sole.
Vi abitava Pecora Nera, dai bianchi
suoi vicini l'erba non c'era.
Viro-silente, capo branco
bianco, in una notte di luna piena
tenne consiglio rapido e astuto:
"i nostri figli ormai sono stremati
cadono i denti ruminando a vuoto.
L'erba ci fugge, noi la raggiungiamo".
Una nuvola, densa
di sospiri, coprì la bianca
luna; fu buio pesto nel sordo
ruminare.
Stava Martino in mezzo al prato
verde, sognava una dolce
agnellina. Viro-silente, rapido
all'istante, prese la preda e
corse dai compagni
saziati, a sbafo, con l'erba del vicino.
"Amici miei, dobbiamo
ringraziare il nostro
Dio. Offriamo in sacrificio
questo agnello".
Così Martino, dal nero
mantello, bruciò senza pietà
nella fornace; il fumo della legna
ancora verde, intriso dell'odore
di bruciato, salì nel cielo e si dispose attorno
la faccia tonda della luna piena.
Pecora Nera, quando fu mattino,
si accorse che non c'era il suo
Martino. La rabbia in corpo, colore
della pelle, decise di recarsi dai vicini.
Viro-silente non era ancora sazio
brucava l'erba in sogno; fu interrotto
da un belato, straziante e senza fine. Pensò
alla beffa, per ovviare al danno
prese dal gregge, suo, un agnellino
gli tinse col tizzone il bianco vello
"Vedi quel cactus - disse il gran
montone - unica pianta nell'arida
valle, ha protetto dai lupi
il tuo Martino".
Una nuvola, gravida
d'inganno, uno scroscio di pioggia
aprì all'istante, lavando il nero
fumo al vello bianco.
Viro-silente non perse l'occasione
mise il timbro solenne e
sentenziò: "Miracolo!
Per trovarlo al buio della notte
occorreva fosse bianco
il tuo Martino".
Da quel giorno, Pecora nera
non mangiò che "fogli"
lo spazio verde fu arso dal sole.
Un poète
c'est un être unique
a des tas d'exemplaires
Qui ne pense qu'en vers
Et n'écrit qu'en musique
Sur de sujet divers
De rouges ou des verts
Mais toujours magnifiques
Un poeta
è un essere unico
In tanti esemplari
Che pensa solamente in versi
e non scrive che in musica
Su soggetti diversi
Sia rossi che verdi
Ma sempre magnifici.
Vacanza, gioco
sopra un prato
fiorito di farfalle
che fatica acchiapparle!
Apro gli occhi,
brucia la sabbia e
m'arroventa il sole,
desolata è l'arsura.
Scopare è la base del mondo,
scopare è la fonte feconda
che rende eterno l'universo.
E questo grande complesso che ammiriamo,
questo bell'universo, a dire il vero,
non è che un vasto e nobile bordello.
Nove mesi al più resta l'uomo
in prigione nel ventre della donna
prima di uscir fuori dalla mona
e di venire a respirare in questo mondo.
Dopo mille tormenti, gli tocca finire
in una lugubre sepoltura
e per rendere completa la sua miseria
restarci eternamente.
Io vorrei che tutto avvenisse a rovescio,
che da morti nella tomba
non si avesse da stare che nove mesi,
e in compenso, per decreto di Natura,
si dimorasse nella mona di una donna
per tutto il tempo che durerà il mondo.
Paradiso di fantasmi
un volto e tante
ombre, fiori di tanti
colori, ombre... il mio
mondo.
Dimensione umana, romanticismo
eterno, sogni, desideri
paradiso negato.
Piena è l'aria
di vittimismo
antico, ci si appella all'amore
additando i nemici.
Se miracolo
mostri, allora devi
dire: - Io "mostro".