Poesie inserite da Violina Sirola

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Scritta da: Violina Sirola
Il tempo a lungo andare è curvilineo
torna in mente
il vissuto
sempre vago.
Certa è
la presenza dei miei
cari defunti. A loro chiedo scusa dei miei
errori, mi si accordi il perdono.

La gioventù è ribelle
non accetta consigli
follia e vigore
non misurano il tempo.
La storia non contiene
il prima e il dopo
ha un solo verso
ordine e follia.
Composta lunedì 22 marzo 2010
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    Scritta da: Violina Sirola

    Storia d'immagini

    Sui marciapiedi
    le prostitute vendono
    il loro amore, madonne
    addolorate vendono i propri
    figli alla ragion di Stato, approvano
    i colpi di lupara, le stragi
    d'innocenti.
    Prostitute di Stato puntellano
    le Idee
    ne accettano i Valori.
    Il potere che opprime
    l'uguaglianza che uccide
    i lager
    Le prigioni.
    E
    La falsa coscienza accusa
    di omicidio, se non germoglia
    il seme
    s'illumina di gioia nello schiudere
    uova a innocenti
    pulcini, nati
    per diventare vittime, o assassini.

    È una storia d'immagini, la parola è
    il motore: adulatrice, vibrante d'emozioni.
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      Scritta da: Violina Sirola

      Verità & Giustizia

      Sprofondo
      nel buio e...
      ... c'era l'acqua alta.

      Turbinavano fogli, con caratteri
      strani, in alto era l'asfalto, i ponti
      di cemento, il buio
      della vita, le tombe di quei
      grandi che giocano d'azzardo. Usano la parola
      per ingannare i tanti, che ascoltano
      confusi la melodia del mondo.

      i giusti, siamo noi! - urlano
      a squarciagola - Sono parole
      sante. Un vento turbinoso portò via quei
      fogli - allungo le mie mani
      mi tendo in alto - afferro:
      "La verità è giustizia" leggo, rifletto
      intanto - ho capovolto il foglio -
      "La verità è Parola
      cercala in fondo al cuore".

      Vado alla ricerca delle Lettere
      Sacre, dei messaggi
      divini, impressi sulle pietre.
      Cammino, senza
      sosta, nell'acqua sempre alta;
      sopra di me il cemento, il rumore
      la vita. Tutto mi gira attorno, prima
      c'erano tombe
      ora, rumore e canti;
      le melodie del mondo attirano i miei
      sensi, mi capovolgo
      - affondo! -
      Ho la testa nel fango. Ormai, più non respiro.
      Affogo nella melma, aiuto! Non voglio morire.

      In un sottomarino, con la chiglia
      spezzata, il timoniere è stanco, s'è assopito
      in cabina. Devo navigare e, riprendo il timone.
      Ora, quel foglio è bianco
      la "Verità & Giustizia" sono solo Parole.

      Riprendo la rotta nel silenzio
      profondo, la melodia del mondo viaggia
      nel mio pensiero.
      Composta nel 1996
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