Le migliori poesie inserite da margherita1

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Scritta da: margherita1

Amore di more amare

Guardo il solo che sa di sale
mi sento sola in questa sala.
Che vuoto!
Vola laggiù la vela
penso a quel vile che niente vale
Che pena!
Gli diedi la mia rosa
in un mano di raso, lui me la rese
facendo tabula rasa.
Che scema!
Eppure ancora lo sento
mi appellerei ad ogni Santo
farei preghiera di questo sunto.
Che illusa!
Ma ancora spero in questo
amore che al cuore spara.
Che male!
Composta venerdì 4 maggio 2012
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    Scritta da: margherita1

    Genesi

    La donna perse la sua reputazione
    quando Eva con un gesto di ribellione
    volle assaggiare quel frutto a lei proibito,
    pur non avendo legalmente un marito.
    La tentava assai quel serpentello
    in tutto l'Eden non c'era niente di più bello,
    che colpa aveva quel povero Adamo
    se Eva provocando gli forzò la mano?
    Ottobre era ormai alle soglie quando
    ad Adamo ed Eva caddero le foglie
    e dopo un'insana notte di passione
    ecco arrivar dal Cielo la giusta punizione,
    "del peccato originale ti sei macchiata
    dovevi rimanere una costola illibata,
    raccogli dunque le tue foglie
    partorirai tra atroci doglie".
    E fu così che Eva pagò l'errore
    di credere nell'uomo e nell'amore.
    Composta martedì 20 dicembre 2011
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      Scritta da: margherita1

      Io e te

      Io e te stretti,
      dentro il guscio di una noce.
      Io e te vicini,
      come albero e radice.
      Io e te uguali,
      come gemelli nella placenta.
      Io e te uniti,
      dentro un barattolo di colla.
      Io e te insieme,
      come splendida parure.
      io e te sdraiati,
      come denti di un pettine.
      Io e te legati,
      tu carta io nastrino lucente.
      Ora stringimi più forte
      si sta bene in poco spazio.
      L'aria ha il tuo odore,
      il corpo il tuo calore
      e l'unico rumore è
      quello dei nostri cuori
      che si aspettano
      per battere insieme.
      Composta sabato 14 aprile 2012
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        Scritta da: margherita1

        Il vuoto

        Tutto è rimasto così immobile
        e fermo come tu l'hai lasciato.
        L'armadio e i cassetti vuoti
        confermano quel silenzio
        così insolito che picchia in testa.
        Non apro le finestre
        per non far uscire il tuo
        odore che hai dimenticato
        di portare via,
        Il letto ancora sfatto
        conserva il tuo sonno,
        il bicchiere sul tavolo
        dove ha bevuto l'ultima volta,
        tutto ancora parla di te,
        eppure non sento i soliti rumori.
        Tutto tace.
        È rimasto solo fermo nell'aria,
        il tonfo forte della porta che
        hai sbattuto andandotene,
        non hai lasciato nulla
        che faccia pensare al ritorno.
        Hai dimenticato solo di
        portare via me, che resto
        muta davanti al vuoto
        con cui dovrò fare i conti.
        Composta mercoledì 4 gennaio 2012
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          Scritta da: margherita1

          Briciole

          Le cerchi dove puoi,
          a volte in posti nascosti,
          tra gli anfratti più remoti.
          Le cerchi nel buio più nero
          fai luce tra le pieghe del tempo,
          scavi tra pietre e rovi,
          aguzzi la vista,
          l'udito si tende.
          Dove posso trovarle?
          Sembra vogliano nascondersi
          ai miei occhi spalancati
          ancora stupiti dalla mia tenacia.
          Sono piccole briciole d'amore
          che si posano dove
          non avresti mai cercato.
          Eccone una sfuggita al mio sguardo
          monella nascosta,
          volevi giocare a rimpiattino?
          Ma il mio volerti è più furbo
          ti trovo, ti prendo.
          Eccoti sul palmo della mia mano
          come sei piccola!
          Eppure quanto calore sai darmi,
          riesci di botto a schiarire ogni cosa,
          cambiare colore ad ogni mio gesto.
          È stata fortuna trovarti, davvero!
          Una volta su mille potresti tornare,
          ti stringo più forte, senza farti male,
          rimani con me almeno per un tratto
          in fondo non chiedo poi tanto,
          non pane caldo appena sfornato
          solo tu: piccola briciola d'amore.
          Composta martedì 31 gennaio 2012
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            Scritta da: margherita1

            L'amica dell'amico

            Passeggiamo a notte tarda
            i nostri passi rimbombano
            nel buio che ci segue.
            Sono ore che parli di lei,
            e soro ore che ti consolo.
            Dispenso consigli sul da farsi,
            ti assecondo nel tuo farneticare,
            asciugo le tue lacrime
            che bruciano in me
            come piombo fuso.
            Sei in collera con lei,
            arrabbiato con te stesso.
            Cerco di mettere pace
            tra i litigi d'innamorati.
            I tuoi passi veloci
            mi lasciano indietro,
            ti rincorro mentre parli.
            Lo squillo nella tua tasca
            squarci l'aria
            nella strada deserta.
            Ora ridi, piangi, dici:
            Si, si, si amore!
            Mi mando un bacio
            con la mano mentre
            ti allontani felice.
            Sulle tue labbra leggo
            'sei un'amicà!
            Sì sono tua amica
            che mai sarà tua amica.
            Prendo il cuore e lo getto
            nel cassonetto aperto.
            A che mi serve ormai?
            Composta mercoledì 27 giugno 2012
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              Scritta da: margherita1

              Il muro di parole

              Mi scagli addosso le parole
              che come pietre mi colpiscono
              lasciando ferite che non si rimarginano.
              Le parole che dici escono a caso
              si accavallano una sull'altra,
              prendono forma, peso e si
              rovesciano su di me senza
              che io possa fermarle.
              Resto muta senza riparo.
              Poi torna il silenzio, e tu
              ormai pago delle tue ragioni,
              torni a posare il capo
              sul mio grembo, come un bambino
              che cerca il perdono,
              ma la mia mano si ferma in attesa
              senza riuscire a posarsi sui tuoi capelli.
              Dammi tempo, le parole che hai lanciato
              non sono riuscita a schivarle e
              mi hanno colpita dritto al cuore,
              che ora dolente cerca una scusa
              perché questa mano possa
              posarsi ancora sul tuo capo,
              troppe volte hai parlato,
              troppe volte ho taciuto.
              Ora alzati, raccogli quelle pietre
              posale una sull'altra fino
              a costruire un muro, perché tu possa vedere
              come è alto e che tu possa capire
              che quel muro che tu stesso hai costruito
              ci divide irrimediabilmente e non
              potrà più essere abbattuto.
              Composta mercoledì 4 gennaio 2012
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                Scritta da: margherita1

                Giochiamo a poker?

                Adesso so che hai barato.
                Hai mescolato le carte
                e come abile prestigiatore
                hai nascosto l'asso nella manica.
                Ho giocato questa partita a due,
                sicura che solo la fortuna
                poteva condizionare il gioco.
                Ingenua ridevo mentre
                credevo di vincere e tu
                sornione lo lasciavi credere.
                Quando ormai avevo
                la partita in mano,
                mi hai sorriso con lo sguardo
                del gatto che sta per mangiare il topo.
                Hai tirato giù il tuo falso
                poker d'assi, raccolto le fiches
                dicendo:
                'Non ho più voglia di giocare.
                In mano ho solo carte inutili.
                Il tavolo vuoto, partita persa.
                Nessuna possibilità di rivincita.
                Composta mercoledì 2 maggio 2012
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                  Scritta da: margherita1

                  Il senno del poi

                  Se non avessi piantato
                  chiodi nel tuo cuore.
                  Se non avessi prosciugato
                  i tuoi occhi come pozzi neri.
                  Se non avessi punto la
                  tua mano tesa
                  come un ape dispettosa.
                  Se non avessi riso
                  davanti alla tua anima nuda.
                  Oggi non sarei a
                  rivedere alla moviola
                  la stessa scena.
                  Ancora... Ancora... Ancora.
                  Se non avessi avuto paura di
                  morire d'amore,
                  trafitta dal dolore della gioia.
                  Se... Se... Se...
                  Ora saremmo seduti
                  a dondolarci sul ramo
                  di un albero.
                  Saremmo a pescare
                  cavallucci marini
                  sul fondo del mare.
                  A cercare trifogli
                  nei prati del cielo.
                  Ad aspettare Maggio per
                  veder sbocciare la prima rosa.
                  Ma ormai, dispersi nel mondo
                  e dimenticati dal tempo,
                  percorriamo vie che mai più
                  si incontreranno.
                  Composta lunedì 19 marzo 2012
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                    Scritta da: margherita1

                    Vorrei parlarti d'amore

                    Vorrei parlarti d'amore.
                    Vorrei trovare parole.
                    Le ho cercate nello spazio del tempo
                    vuoto d'attesa che mi divide da te.
                    Nei fondi della tazza di caffè
                    quando mi sveglio la mattina
                    con il fermaglio tra i capelli.
                    Cerco tra le coperte cadute dal letto
                    quando la notte non ti sento
                    anche se so che ci sei.
                    Tra i binari del treno che
                    corre-lento per l'impazienza
                    mentre mi porta da te.
                    Le cerco tra le parole di un
                    vecchio vinile che ha sapore
                    di musica che ricorda un'altra storia.
                    Nella mia antologia nascoste
                    tra le pagine sgualcite insieme
                    ad un biglietto dell'autobus
                    lasciato lì chissà quando.
                    Dietro ai vetri della finestra
                    quando annoiata guardo
                    cadere la pioggia di Marzo.
                    E ancora tra i tasti del telefono
                    dove è rimasta imprigionata
                    la tua voce insieme alla mia.
                    Dentro l'armadio quando
                    scelgo un vestito che so
                    piacerebbe a te.
                    Allora ti dico che le parole non
                    servono per parlare d'amore
                    perché tutto questo è già amore
                    senza bisogno di parole.

                    Franca Mercadante.
                    Composta mercoledì 11 aprile 2012
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