Poesie inserite da Franco Mastroianni

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Scritta da: Franco Mastroianni

Nuvole basse

Attendo senza fretta sul veliero della notte
e guardo allontanarsi il giorno che ormai è solo scia
non vedo terra in vista e sento il già il sapore della malinconia.

Gabbiani i miei pensieri trafiggono nuvole basse
mentre immagini riposte nelle stive stuzzicano parole stipate nelle casse.

Attendo senza fretta su questo gran veliero di silenzio
mentre scrivo parole ricolme di bisogno.

Attendo senza fretta per arrembare il tuo vascello... e assaporarne il sogno.

Franco Mastroianni.
Composta martedì 2 agosto 2011
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    Scritta da: Franco Mastroianni

    Per arrivare al centro

    Fantastico di te per non sentirmi solo
    un picco uno strapiombo l'estasi del volo

    fantastico pensando al tuo modo d'amare
    alle barriere coralline all'evaporar del sale

    fantastico immergendomi nelle tonalità dei tuoi colori
    per arrivare al centro e cogliere i sapori.

    Fantastico di noi mentre la notte si prepara tormentarmi ancora.

    Fantastico sarebbe averti qui... ora.
    Composta lunedì 25 luglio 2011
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      Scritta da: Franco Mastroianni

      Questa tua mancanza

      Cercar di dare pace a questa tua mancanza
      non è poi così semplice si perde la pazienza
      il cuore non vuol sentir ragione mentre i giorni inconcludenti
      aumentano come la polvere sulle pagine di un copione.

      Lo scorrere di immagini non riesce più a saziare questa sete
      ed io mi sento un quadro senza la sua parete.

      Cercar di dare pace alla mancanza del tuo corpo
      della tua dolce pelle è come aver la carta... senza le caramelle
      il sole non mi scalda e le notti non conoscono le stelle.

      A questa tua mancanza cerco di dar pace... ma non ne sono proprio capace.
      Composta domenica 10 luglio 2011
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        Scritta da: Franco Mastroianni

        Tra la barba e la scala

        Poeti indiscussi le serate di gala
        nella cerchia ristretta dal suonar di cicala
        l'antipatico sfoggio di immagine i gusci... le scie dalla bava.

        Congedare le ore nell'incerto del tempo.

        Tra l'andare il venire di gente addobbata nel riempir delle sale
        mi portava alla mente l'ipocrita farsa di un qualsiasi natale.

        Licenziare le ore mentre è certa la presenza del vento.

        Seduto con te tra la barba e la scala
        il tuo sguardo mi tocca mi esalta mi invola
        e i pensieri si sfiorano appena.

        Grazie... ma usciamo di scena.
        Composta giovedì 21 luglio 2011
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