Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Mura
Fortificate mura d'indifferenza
costeggiano le strade dei rapporti umani
portoni di solido silenzio
negano maniglie
dove poter mettere le mani.
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Fortificate mura d'indifferenza
costeggiano le strade dei rapporti umani
portoni di solido silenzio
negano maniglie
dove poter mettere le mani.
Come un battito d'ali un soffio di vento quando gioca con le foglie
mi arriva la tua voce e dai pensieri mi distoglie
Senza fatica usar memoria per ricomporre un volto ormai nascosto messo da parte in un cassetto
in mezzo ai gomitoli di lana
confuso tra le pedine della dama
Disintegrare l'attimo uscire dalla vita quotidiana
cercare vie di fuga trovare degli sbocchi
correre in fretta al buio verso la luce dei tuoi occhi
Ma il fiato è corto non mi aiuta devo calmarmi
andare piano intanto al buio annaspo cerco
mischiando i giorni andati
nel domani
Ma non trovo le tue mani.
Finché non riusciremo a scorgere
in chi ci sta di fronte
noi stessi
Il senso dell'uguaglianza
non farà mai progressi.
Fasci di rami accatastati accanto ad alberi rimasti senza braccia
Nascondono il lento scendere di lacrime lungo la corteccia.
Berrei sapendo di non potermi dissetare
acqua sei tu per me bisogno naturale
restando fermo sento il tuo scrosciare
barriere umane ostacolano la voglia mia di bere
attratto sempre più da lucentezza che lasci trasparire
rive di sabbia le mie mani si lascerebbero inondare
al tuo passaggio o dolce fiume
che scorri sempre più nel mio pensare.
Conosco un giovane mago
non ha il cappello a punta
ma credo... sfiderebbe un drago
La sua magia non e trovar conigli nel cilindro
o dir se devi usare o no l'ombrello
La sua magia sta nella verità
la sua magia si chiama dolce semplicità
Si è vero il mago e ancora giovane
ma posso assicurarvi è preparato
E per questo son quì a scrivere di una magia che d'emozione pura mi ha vestito
Con una frase semplice
mi ha tramutato in rè
Lo sai papà? Sto proprio bene
qui vicino a tè.
Son come tutti voi
soltanto un passeggero in questa vita
il mezzo di trasporto non fa testo
la varietà è infinita
ma rinascendo ancora vorrei esser parola o nero di matita
Unir parole dolci
quelle che fanno nascer le emozioni più sentite
e unire unire ancora fino alla fine dei miei anni... o della grafite.
Non son poeta
son solo uno dei tanti
che di parole non fa dieta
Non uso il dividendo
non faccio sottrazione
nemmeno l'addizione
non riesco a calcolare l'emozione
Esco di casa tutti i giorni vestito di semplicità
e parlo d'emozioni con chiunque
me ne dia la possibilità
Trovare in uno sguardo il giusto incontro
parlare con parole che ti scavano dentro
Lasciando circolar liberamente il sentimento
e respirar la vita l'emozione del momento
Non son poeta torno a ripetere
mi piace solo navigar nell'etere.
Gioco con la mia ombra che mi segue e mi precede saltando nei miei passi
ho scavalcato monti attraversato fiumi e ho riposato bene poggiando la mia testa sopra i massi
Ho salutato giorni e notti parlando con me stesso
ho accarezzato l'erba con i piedi nudi e attraversato strade fredde come il gesso
Ho chiuso gli occhi cullato dal muovere del mare
ho illuso cuori lasciati soli nel desiderare e ho pianto lacrime d'amore sapendo di non poter tornare
Senza voltarmi senza guardare indietro ho dato tagli netti a situazioni che crepavano il mio cuore come colpi contro un vetro
Ho esagerato si lo ammetto è un modo mio di vivere la vita
il fisico e il mentale stanno ancor pagando la mia curiosità infinita
Ho amato ed amo ancora chi mi sta vicino ho pianto gioia vedendo nascere il primo ed il secondo mio bambino
Di certo son cambiato ma il viver l'emozione è come prima vivo sempre in continua metamorfosi sempre diverso al sorgere di ogni mattina
Amo la vita e continuerò ad amarla
e giocherò con la mia ombra
finché riuscirò a trovarla.