Poesie inserite da Franco Mastroianni

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Scritta da: Franco Mastroianni

La magica finzione

Stregoni incipriati danno spettacoli esaltanti
santoni con cravatta disinti cartomanti
sanno manipolar gli altrui destini con i guanti.
Ritrovi attorno a tavolini illuminati dalla luce fioca
tremori simulati attivano la pelle d'oca
legati alle paure che ci portiamo dietro
occhi sbarrati nel consultar bocce di vetro.
Animi afflitti si contorcono nell'ascoltare
le controversie strade da dover attraversare.
Ma a questo dice il mago si può trovare soluzione
ed ecco prender forma la magica finzione.
Trovano godimento allora i falsi maghi
vendendo sogni vuoti sogni vani
e raggiungono l'orgasmo con lo sfregamento delle mani.
Mani già abituate a ritirare e a soppesar mazzette legate e ben compresse da gente che sta in bilico
sulle taglienti lame delle false promesse.
Adesso basta! Finiamola di dare retta a questi lestofanti.

Ma a guardar bene i polli fuori dal pollaio
sono tanti.
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    Scritta da: Franco Mastroianni

    E sei di nuovo tu

    E sei di nuovo tu che mi trasporti dove non saprei
    andar da solo
    disegni le mie ali e mi fai spiccare il volo.

    E sei di nuovo tu romantica emozione dolce sogno
    mio nutrimento mia fonte di bisogno.

    E sei di nuovo tu caldo raggio di sole
    che scaldi e cicatrizzi
    le ferite del mio cuore.

    E sei di nuovo tu che stringi la tua mano nella mia
    compagna dei miei viaggi
    amica fantasia.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      Brezze leggere e forti venti accarezzano pareti esposte a dolci panorami
      i muri a secco formano gradini messi a dimora
      da pazienti mani
      taggiaschi antichi si lasciano coccolare dai raggi del sole
      nitidi sono i colori che arrivano a toccare il cuore
      cercando cosapevolezza assorti nei silenzi che
      aprono spazi interiori
      attaccamenti alla materia si dissolvono nel vento
      intento a far danzare i fiori.

      Sedie di freddo metallo nero attendono scapole e
      colonne vertebrali
      tese cinture ai gomiti aiutano ad erigere
      candele non sacrali
      rollati tappetini separano ginocchia nel ricercar
      posture naturali
      energiche torsioni danno sollievo a punti di
      giunzione
      nella costante pratica dimora giusta unione
      soffi leggeri indicano nuove strade
      nell'universo della respirazione.

      Hatha compagna assai preziosa che può portare spine
      come rosa
      aratri di fattezza umana eroi seduti con fierezza
      i tre guerrieri in posa
      trovare giovamento formando mezze lune
      cammelli che evadono le crune
      formare barche chiudere gli occhi prendendo forma
      di ponte sul fiume
      incroci di cuscini senza piume
      energici i saluti rivolti verso il disco che scalda
      e manda calore
      legami nuovi nascono nei modi di condividere opinioni
      dentro le stanze invase da srenità
      si dissolvono tensioni.
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        Scritta da: Franco Mastroianni

        Le croci senza gli altari

        Sono i sottili fili d'erba sono le gocce di rugiada
        sono i piccoli fiori sul ciglio della strada.

        Sono fotografie lasciate in mezzo al niente
        sono l'attimo vissuto intensamente.

        Sono caldi venti intemperie cieli blu
        sono stelle che non brillano più.

        Sono una svista un'immagine sfuggita
        sono i perché della vita.

        Sono le curve i sorpassi
        sono partite a carte
        senza calare gli assi.

        Sono le croci senza gli altari
        sono le date sui calendari.

        Sono li fermi nel nostro passare
        giovani cuori che... dovevano amare.

        Sono le stanze vuote di case e palazzi
        sono rimasti per strada
        troppi cari ragazzi.
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          Scritta da: Franco Mastroianni

          Intreccio Frasi

          Si infrangono contro il mio cuore
          le grandi mareggiate d'emozione
          dando la vita a nuove fantasie che esplodono
          nella mia mente come vulcano in eruzione.
          Lapilli di parole s'innalzano nel cielo
          illuminando la mia vena e foglio dopo foglio
          intreccio frasi a modi di catena.
          Amori sensazioni turbamenti ed emozioni
          si velano d'inchiostro
          le giovani parole fermentano come il novello vino
          fa ribollire il mosto.
          Rubo i risvegli all'alba e mi addormento sotto
          coperte di tramonti
          e fiumi di parole lambiscono il mio corpo
          come l'acqua accarezza i ponti.
          Il lento mormorio del vento dona l'intonazione giusta
          a quel che voglio scrivere
          dolci sono i suoni emessi dalle parole nel mio vivere.
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            Il giorno si prepara per partire, e le ombre naturali
            rimaste a far da coda si mettono a dormire.
            Ridono e scherzano gli ultimi raggi di sole solleticando le ombre della notte nascoste tra le viole, nemmeno il tempo di fare conoscenza,
            e le diurne ombre hanno già cambiato residenza.
            Si muovono le ombre notturne in cerca di luce artificiale, nascoste dietro i pali dei lampioni,
            o nei vicoli del passeggiare,
            vivono per le notturne strade, e muoiono quando una luce, si spegne o cade.
            Forme oleose si allungano colmando le crepe sui muri,
            si sdoppiano accarezzando case, lambendone gli scuri,
            alcune ombre più forti risalgono con disinvoltura le pareti, mettendo in moto fantasie di gioie, talvolta
            di scenari... tetri.
            Si cercano da sempre le due ombre tutto attorno,
            ma tutto è vano, tutto svanisce ad ogni sorgere o partir del giorno.
            Probabilmente si intravedono ogni tanto, ma è un attimo un gioco di riflessi.

            A vole quei riflessi
            accendono le ombre
            nascoste dentro noi stessi.
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              Le foglie si lasciano cullar dal vento che oggi si
              comporta in modo strano,
              si calma si avvicina e mi sussurra piano,
              lasciati andare vieni con me dammi la mano,
              ti voglio far vader da dove vengo, voglio spiegarti
              perché a volte la mia forza non trattengo.
              Nel mio girovagare per il mondo quà e là, son molto preoccupato, da quello che io vedo, state facendo a pezzi la vostra umanità, vi devo dare merito perché
              sapete correre forte, più di mè.
              Io bene o male soffio seguendo le mie mappe,
              ma voi non avete più mete e non fate tappe,
              il mondo è così bello così vario, e voi?
              Riuscite a farlo andare all'incontrario,
              sono sicuro che sballerete anche il fuso orario.
              Mi accorgo sempre più del vostro modo ipocrita
              di compiere le azioni,
              e questo spiega la vostra bravura nel generare confusioni,
              per colpa vostra faccio fatica a ritrovar le otri di vento, per colorare le stagioni.
              Ora ti lascio, ti devo salutare ti rimetto a terra, madre natura chiama, mi ha chiesto di provare a spazzar via la guerra.
              Ma prima di lasciarti in questa splendida mattina,
              vi prego unitevi e fate in modo di riprendere
              quello che avevate prima.
              Da parte mia ti dico che soffierò dentro le vostre menti finché ne sarò capace,
              parole che parlano d'amore, unione e pace,
              continuerò a soffiare vento cadldo ai vostri cuori,
              facendovi sbocciare nuovi amori.
              E ancor più forte soffierò per liberarvi dai vostri
              scompigli,
              ma voi mettetecela tutta, pensate ad un mondo più pulito.
              Pensate ai vostri figli.
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                Scritta da: Franco Mastroianni
                Di prove durissime è piena la vita,
                di strade contorte di dura fatica,
                ma tra queste cose c'è il sole, la luna, la madre terra, la pioggia che cade e spegne le fiamme di cuori in guerra.
                Il vento che dondola i fiori e le cose,
                l'amore che sboccia, il profumo di rose.
                Il sonno la fame, la rabbia e la sete, le solite prediche di un padre, di un prete.
                Gli amici i nemici, le cose che dici,
                le donne truccate da vip o da attrici.
                Il suono di un treno, un cielo sereno,
                trovar nei tuoi occhi l'arcobaleno.
                Pensieri contorti pensieri sottili,
                amori legati da deboli fili.
                Disegni su carta disegni di vita,
                la mano è la nostra e noi... la matita.
                Di voli tentati pur senza le ali,
                di salti nel vuoto fuggendo dai mali.
                Di sane virtù, di sguardi e carezze,
                di falsi propositi, di debolezze.
                Di giorni di festa, di grida di gioia,
                di chi si trasforma per evader la noia.
                Di chi non trova più spazio sul foglio per scrivere,
                di chi legge le cose che ho scritto, e può pure ridere.
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                  Scritta da: Franco Mastroianni
                  Trattengo gli occhi un po' socchiusi e lascio entrare piano in me le prime sensazioni donate dalla mattina di campagna, facendo scivolar via quel po di notte che ancora in me ristagna.
                  I passerotti danzano dall'albero di fronte al nido sotto il tetto, stan ripulendo casa e sistemando la camera da letto, si lanciano in picchiata a prendere le briciole planando nel cortile, attendono nel nido i giovani uccellini il volo di ritorno per gioire.
                  Prima che il sole caldo del giorno nuovo arrivi mi lascio accarezzar dal fresco che c'è ancor nell'aria,
                  seguendo con lo sguardo il rincasar di una civetta un po' ritardataria.
                  Come plotoni di soldati in fila sull'attenti,
                  piante di granoturco si sfregan con le foglie come solleticarsi, e sembra che si divertano contenti.
                  Poi mi soffermo ad ammirare tutto quel che mi circonda
                  tutto è perfetto non c'è una sbavatura,
                  quadri stupendi sa offrire la natura.
                  Trovandomi coinvolto in questa magica miscela di colori suoni e vibrazioni emanati da bellezza indefinita, sono contento di trovarmi in questo quadro che colora la mia vita,
                  sentendomi piccola parte della natura
                  continuerò ad amarla senza averne paura, insieme a lei
                  assaporarne ogni momento, provando a trasformarmi
                  in sole, pianta o vento, tuffarmi nell'arcobaleno per cambiar colore.
                  Distratto solo un attimo dal passaggio d'un trattore.
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                    Scritta da: Franco Mastroianni
                    Son come passeggeri in fila che aspettan di partire
                    le frasi mie che a volte non riesco a dire,
                    son ricoperto di corteccia dura, son come muro di mattone, a volte mi hanno detto, mi metti soggezzione, ma sono di carne ed ossa non sono di cartone.
                    Forse per la paura di denudar me stesso, mi porgo con parole che fan sembrare il cuore mio... di gesso,
                    eppure vibro quando sento l'emozione, e so ascoltare il vento intriso di passione,
                    amo sentir parlar le api nelle giornate estive,
                    e so rubar colori dai fiorellini sulle rive.
                    Mi sento assai in simbiosi con tutta la natura che mi abbraccia e mi circonda, ma tante volte mi trasformo in onda, come voler parlar per primo, e poi restare zitto, salire in alto, per cadere a capofitto,
                    o come testa di martello che ripetutamente batte l'incudine, star bene tra la gente e ritrovar me stesso, quando trovo solitudine.
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