Poesie inserite da Franco Mastroianni

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Scritta da: Franco Mastroianni

La magia delle parole

Quando sono molto stanco
ed il corpo mio è uno straccio
mi incammino verso il letto
con
la mente sottobraccio
le
parole mi accompagnano contente
e mi chiedono una favola
per
dormir tranquillamente

io le guardo e già sonnecchio
ma
di colpo mi trasformo
in Barbanera
con la benda sopra l'occhio.

Poi divento una regina
mentre il capitano Achab
mi rincorre
come se fossi balena.

Mi nascondo
ed il fiato mio ripiglio
ma mi guardo nello specchio
e mi vedo bianconiglio.

Per capir cosa mi accade
lavo subito la faccia
ma mi sembra di sudare
mentre cerco di sfilare una spada
dalla roccia.


Le parole si son quasi addormentate

e mi accorgo

che una polverina scende.



Forse
è
quella delle fate.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    Scriverò
    fino a quando
    i
    miei occhi potranno vedere
    cercherò le parole
    più belle
    indirizzandole
    tutte
    al tuo cuore
    e
    teneramente
    lasciarle adagiare

    scriverò
    fino a quando
    ti
    potrò toccare
    gustare
    assaporare

    ora scrivo e sorrido
    perché
    sono contento

    scriverò
    di
    noi due
    fino a quando
    io
    sarò polvere
    e
    tu dolce vento.

    So che mi prenderai
    sollevandomi ancora
    per
    miscelarci nel tempo.



    Tuo per sempre.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      Mio Padre
      compirà 81 anni
      un
      grande uomo
      un
      gran lavoratore
      con tasche ricolme
      di
      rispetto
      ma
      visivamente un piccolo
      ometto
      di
      quelli ancora vecchio stampo
      che
      amano
      ma quasi si vergognano
      a
      dirti quanto.

      Forse per non mostrar
      fragilità
      o
      forse
      perché
      si era così quei tempi là.

      Ora è ricoverato in ospedale
      niente di grave
      il
      tempo si presenta quando vuole
      per
      chieder la parcella
      senza dimestichezza
      senza
      alcuna creanza
      e
      di colpo ti ritrovi
      in
      una enorme bianca stanza.

      Mio padre
      un grande uomo
      ma
      visivamente
      un
      piccolo ometto.

      Nel salutarci
      ci
      siamo abbracciati
      e
      ho sentito
      vibrare il suo petto.

      Ho
      sentito
      tutto quello
      che
      non mi ha mai detto.
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