Scritta da: Pablitos Los Sconditos
in Poesie (Poesie personali)
Passo le ore
ogni mattina
lentamente a morire,
ogni mattina
di gelosia
no, non di lui
ma del mondo
perché non sei più mia.
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Passo le ore
ogni mattina
lentamente a morire,
ogni mattina
di gelosia
no, non di lui
ma del mondo
perché non sei più mia.
Congelerò il mio cuore
affinché qualcuno
quando vorrà prenderlo
non sarà appassito
marcio, morto,
così da avere ogni
sua sostanza
fresca come
il primo giorno.
Occhi.
Siate benedetti,da voi lacrima il mio amore che svuota la mia straripante anima.
Occhi.
Siate maledetti,da voi vedo il dolore che riempie il mio cuore.
Occhi.
Non so se amarvi o odiarvi.
Ti cerco dentro il grigio malandato
che incrocio durante le mie giornate colorate.
Ti immagino, tra la similitudine
dei gesti che i miei occhi vedono.
Ti sento attraverso i residui del tuo passato
dentro il mio respiro.
Fuggo dai desideri degli sconosciuti
che incontro nel mio amaro vagare.
Evito quel luogo dove tu cammini
per non incappare nelle orme del mostro.
Mi corico al buio fissando
un cielo immaginario pieno di stelle.
Penso, penso non devo sognare
per non far fuggire il mio animo.
Tremo, impaurito di fronte all'amore
che inveisce contro di me.
Piango, amo e di nuovo piango
... di nuovo amo.
Vivo dentro di me
una parata di ricordi
carro dopo carro
allegoria dopo allegoria
mi passano di fronte
una per una
vedo un mare di maschere
che ridono, che piangono
tristi e felici
non si capisce
dove sia la verità
o se è tutto finzione.
Anima sola
e unico spettatore
di questo
triste carnevale
che è la mia vita.
Mi chiedo se la notte
quando guardo le stelle
stai facendo
la stessa cosa pure tu.
E se, per caso,
per un attimo
guardiamo la stessa stella,
per un istante.
Mi chiedo, se attraverso lei
per un momento
è come se ci fossimo
guardati un'altra volta
negli occhi, come facevamo.
T'amo come altro posso fare.
T'amo come non posso farne a meno.
T'amo nascosto dietro un paravento.
Segretamente t'amo.
Indago sugli estremi
perché in me
vi sono più confini.
Solo così posso
giungere ad una
completa conoscenza
di me stesso
del mio totale
del mio essere
del mio io.
Dei miei estremi.
Cosa voglio?
Solamente la cosa
più preziosa che hai.
Il tuo tempo
per prenderlo
strapparlo
sparpagliarlo.
Renderlo insignificante
restituendoti l'eterno.
Non temere la solitudine
solo, si sta bene
forte si diventa, niente ti turba
quel che vedo non mi spaventa
conosci solo te stesso
fino alla pazzia
il coraggio ti spinge oltre
mai solo ti sentirai
la morte diventa un passo come un altro.
Che male potrà mai fare
un folle a nessuno?.
Temo un cuscino pulito
un angolo di letto vuoto
uno spazzolino immobile
temo la comodità di un divano
la neve candida priva di orme
un bicchiere integro
una sedia vuota
quello che non vedo mi spaventa
la paura ti blocca.
Un uomo impaurito
può fare molto male.
Va capito, compreso.
Non è la solitudine che
deve far paura
è il vuoto che crea terrore.