Poesie inserite da GENNY CAIAZZO

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Scritta da: GENNY CAIAZZO

Il tuo giocattolo

Io e te
quel noi mai esistito,
quel desiderio mai ricambiato,
quell'amore mai consumato,
io il tuo giocattolo
e l'amore dov'è?
No! Non è così che si ama,
il tuo volermi a tutti costi
era completare la collezione
delle tue dannate voglie,
rimarrà sempre un posto vuoto affianco a te
nel tuo letto del peccato ti devasterà la rabbia
di non avermi mai,
ricordati sempre che per te c'ero
e ci potevo ancora stare
ma quel giocattolo lo hai rotto
perché tu non sai amare.
Composta domenica 2 giugno 2002
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    Scritta da: GENNY CAIAZZO

    Quando vorrai

    Per te ci sono stato, ho superato me stesso
    lasciandomi andare a follie devastanti
    per te ho trafitto la mia dignità
    ho annientato la ragione
    per te mi sono reso ridicolo
    nell'assorbire la tua cattiveria
    mi sono fatto male più volte
    e da masochista ho tenuto il dolore
    anche il mio corpo ti saresti preso
    bastava solo un soffio ed ero li per te
    ho pianto tanto
    e nelle lacrime usciva la mia anima
    senza spiegarmi il perché
    volevo te oltre le sofferenze che mi hai dato
    senza averlo ancora capito voglio te
    ancora te sempre
    io sono qui
    quando vorrai.
    Composta martedì 4 marzo 2003
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      Scritta da: GENNY CAIAZZO

      Questo è amore

      Sentire una tenera sensazione dentro,
      come il vento che ti accarezza la pelle,
      un brivido che arriva all'anima,
      un attimo che sembra un secolo,
      lasciarsi guidare dall'istinto,
      cedere a ciò che ti sussurra il cuore,
      sentire l'odore di quel profumo
      che resta indelebile sul corpo,
      trattenere il fiato davanti ad uno sguardo
      non poter gridare ciò che senti
      per paura di sbagliare,
      soffermarsi su ogni minimo particolare,
      su ogni piccolo gesto
      quando dietro la stupidità
      si nasconde la vera sofferenza,
      piangere per il terrore di non essere capiti
      e gioire per la speranza di essere amati
      per ciò che siamo
      questo è amore.
      Composta sabato 18 ottobre 2014
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        Scritta da: GENNY CAIAZZO

        Uno sparo

        Era la favola più bella, mai vista, mai scritta,
        la perfezione dell'amore più raro,
        era la felicità che non ho mai conosciuto,
        quell'emozione che non ho mai provato,
        tutto ciò che si potesse desiderare
        c'era in quegli occhi che esprimevano sicurezza
        che gelavano il cuore, che entravano nell'anima.
        Come si può accettare che non ci sei più?
        Uno sparo... ed è finito tutto
        chi ha scritto questo destino crudele?
        E per quale ragione Dio lo ha approvato.
        Ma come ci si può rassegnare, chi osa pensare che esista
        una rassegnazione ad una violenza inaudita, cruda ingiusta
        e come ci si mette piede in una chiesa dove dicono che c'è Dio,
        dov'era quel giorno quando uno sparo ha distrutto tutto,
        che senso ha pregare, e cosa significa avere fede,
        no! Non ci sto, non lo accetto.
        E tu che dici di essere onnipotente
        sei solo un protagonista di una qualsiasi storia scritta,
        la comune fiaba che rispecchia la fantasia,
        sei un nome stampato in un libro:
        la Bibbia.
        Composta mercoledì 4 febbraio 2009
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          Scritta da: GENNY CAIAZZO

          Non ti odio

          Per la mia stupidità mi merito il podio
          nonostante tutto io non ti odio,
          ovvio che la rabbia scende e poi sale
          e porto le ferite di tutto quel male,
          hai saputo colpirmi nella maniera più dura
          firmando tra noi la più squallida chiusura,
          non mi da felicità vederti soffrire
          avrei solo voluto che riuscivi a capire,
          che io che ho saputo solo darti
          ero qui pronto a perdonarti,
          neanche un misero mi dispiace
          forse davvero non ne sei capace,
          poi mi chiedo ma come fai?
          lo sentito il tuo cuore so che ce l'hai!
          e ancora elaboro quel fottuto perché
          e non capisco perché proprio a me?
          bolle il mio sangue nelle vene
          perché ti voglio ancora bene?
          nulla sono riuscito ad imparare
          e mi detesto per non saperti odiare,
          non rinnego l'anima che ti ho dato
          ma maledico le lacrime che ho versato,
          le cose che insieme abbiamo condiviso
          sono stampate tutte sul mio viso,
          non ci sono riuscito, ti volevo cancellare
          ma chi è come me sa solo amare,
          per questo ascolto ciò che il mio cuore mi dice
          ti auguro davvero di essere felice.
          Composta mercoledì 10 gennaio 2007
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            Scritta da: GENNY CAIAZZO

            L'infinito

            Luce che illumina montagne rocciose
            un letto decorato con petali di rose,
            stelle allineate non troppo distanti
            le osservi brillare come diamanti
            l'eco di una voce gentile che ti sveglia al mattino
            angeli che ti coccolano come fossi un bambino
            attimi di pace splendore sul viso
            il fascino delle rughe su quel sorriso
            protetti da una mano amica
            respirare senza nessuna fatica
            non sentirsi più come uno straccio
            senza tempo nel godersi un abbraccio
            lacrime che diventano gocce di profumo
            non aver paura più di nessuno
            camminare nudi senza alcun vestito
            liberi e felici questo è l'infinito.
            Composta venerdì 13 marzo 2009
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              Scritta da: GENNY CAIAZZO

              Invecchiare senza vivere

              cosa vedo dentro ad ogni mio difetto?
              un essere debole e imperfetto,
              scavo dentro ogni mia singola ferita
              svuotando il senso di questa vita,
              scappo dagli amici, dagli amori
              mi lascio divorare dai miei errori,
              il tempo scorre troppo piano
              mi sento sempre più strano,
              ed anche se non ho mai mentito
              mi sento solo e non capito,
              tremo davanti a me stesso ed ho paura
              ogni giorno sembra una tortura,
              questo mondo non mi appartiene
              sono legato da troppe catene,
              io non mi riesco ad amare
              ciò che sono non lo posso accettare,
              stringo i denti, ingoio parole
              le lacrime scendono giù da sole,
              non vedo vita quando mi guardo allo specchio
              ma un corpo esile, stanco e vecchio,
              quante bugie stampate sul mio viso
              nascondo la rabbia dietro un sorriso,
              e non voglio più parlare
              voglio solo riposare
              e non posso più lottare
              credo di non potercela mai fare,
              ed è solo colpa mia
              se mi abbandonano e vanno via.
              Composta martedì 19 aprile 2011
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                Scritta da: GENNY CAIAZZO

                Non cambio

                Non cambio e riscrivo il mio destino,
                non la tolgo quella parte di bambino,
                il bene è una forza speciale,
                mi fa dimenticare tutto il male,
                tra i miei sbagli chiedo perdono,
                ma resto sempre quello che sono,
                scelgo l'affetto delle persone buone,
                mi nutrirò di vera emozione,
                apro le braccia e ti aspetto,
                io ti chiedo solo rispetto,
                ci sono tra risate e follie
                ma ti prego non dirmi bugie,
                accetto qualsiasi verità,
                se tutto rientra nell'onestà,
                si ride e si piange all'improvviso,
                si passa da una lacrima ad un sorriso,
                e tra una vittoria e un insuccesso,
                vado avanti restando sempre me stesso.
                Composta domenica 18 marzo 2012
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                  Scritta da: GENNY CAIAZZO

                  Specchio delle mie brame

                  Specchio, specchio delle mie brame
                  Chi è il più idiota del reame?
                  Ma sei tu gioia mia!
                  La tua sensibilità è una follia!
                  Specchio, specchio delle mie brame
                  Ti prego fammi diventare un infame!
                  Troppo fragile non vivo
                  Rendimi duro e cattivo!
                  Mi dispiace non ti posso accontentare
                  La tua indole non la posso cambiare!
                  il mondo a volte diventa
                  completamente invisibile,
                  tu sei condannato a restare
                  per sempre sensibile,
                  non potrai mai diventare un infame,
                  te lo dice lo specchio delle tue brame.
                  Composta lunedì 19 gennaio 2009
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                    Scritta da: GENNY CAIAZZO

                    Vogliamoci bene

                    L'umiltà è la chiave per amare ed essere amati,
                    quelli che ostentano e si sentono migliori saranno ignorati,
                    nella legge divina del non mollare
                    c'è anche il piacere di voler sempre imparare,
                    la vita può essere davvero meravigliosa
                    e da tutti possiamo imparare qualcosa,
                    nella semplicità di stringere altre mani
                    c'è il senso del nostro domani,
                    il rispettarsi e l'essere solidali,
                    ci rende unici e speciali,
                    la vita la si vive e la si combatte insieme
                    restando uniti e volendoci bene.
                    Composta martedì 8 aprile 2014
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