Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Sul fiume Zambesi
Si ruppe l'incatesimo alla riva del fiume.
Un braccio finì in un coccodrillo:
Dio delle acque e dell'umano futuro.
Piangeva una donna la sua mano
pensando al passato finito nell'acqua
quando il bianco serpente l'aiutava.
Non c'era rumore sotto le palme,
il vento s'era chiuso nei cocchi,
i vecchi giocavano con le pietre
seduti intorni ai buchi del tempo.
Il fiume immenso scendeva all'orizzonte
portandosi dietro l'odore di montagne
lasciate da giorni insieme ai rinnoceronti.
Un'anatra stanca viaggiava con i fiori
guardando intorno la pianura e il sole.
L'ipopotamo sonnolento spiava la canoa
vicino a un papiro pieno di calore.
La donna piangeva non più la sua mano
ma il suo uomo seduto nell'acqua
cercando un pesce che li sfamasse.
Si ruppe l'incatesimo alla riva del fiume:
era lo Zambesi pieno di storia e dolori,
era l'uomo, la donna, il coccodrillo e l'amore.
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