Poche parole ma la tua voce forte e chiara mi chiama... amore... timidi sguardi dai quali a volte esce una lacrima... per supplicarmi amore... non chiedi e non pretendi se non per un sorriso... non vendi mai carezze se non per il mio viso... umile... come sorgente che sgorga dal monte... e, come quel monte proteggi me tra le possenti rocce... i tuoi silenzi sono il rispetto all'animo mio inquieto... a volte i miei ricercano emozioni... mi vivi di passione ormai negata... ma l'amor tuo non si scoraggia ai no... tu sai angelo mio la verità... sai che il mio cuore vola nella fantasia... ma dal suo grande amor poi tornerà...
Un cuore che batte... senza rumore senza voce senza colora senza luce senza rimpianti senza progetti senza sospiri senza motivo senza scopo un cuore che batte... senza vita.
... E un giorno mi trovai improvvisamente con gli occhi aperti e intorno tanta gente un po' sorpresa e quasi spaventata mi domandai perché io fossi nata. Il pianto mio e la disperazione furono il segno di tanta confusione. Già allora non capivo qual era il posto mio ed il disegno strano di questo strano Dio. Ma si, poi mi son detta e mi sentii abbracciata. Mi diedero la tetta e fui più sollevata e già quel dolce latte che mi riempì le gote mi fece incuriosir di cose ignote. Poi volsi il capo e col nasino in sù vidi un sorriso e mamma c'eri tu. Così trascorsi con il passar degli anni la gioventù tra rare gioie e affanni. Costantemente mi batteva il cuore ma non capivo mai se fosse amore. Sì... quella cosa che non ti fa mangiare e poi finisce per farti disperare. Quel sentimento che ti stravolge il cuore, che sembra gioia pura, è poi dolore. Ma ciò che dico è solo una visione si scioglie come cera, è la passione. L'amore vero per la mia esperienza è quello che si crea con la pazienza. Col dono di se stessi senza inganni con la fiducia vera dei tuoi affanni, con le carezze lievi agli occhi tuoi con baci da lontano finché puoi, con un sorriso anche a chi non vedi e senza orgoglio se sei tu che cedi. L'amore vero non ha mai rivali non ha ragione non ha neppure un fine e poi l'amore vero non ha confine, così conduco il tempo di questa vita mia affido le ali al vento e volo via... ad elargir carezze con il cuore pieno a regalare affetto e tanto amore vero. Madre, compagni e figli miei vi dò ciò che so dare di più io non potrei, anche perché da amare ho pur la sottoscritta. Or me ne devo andare, così starò un po' zitta.
E non importa se sarai lontano perché nel cuore mio ci rimarrai e non importa se non mi darai la mano le tue carezze le porterò con me e non importa se non avrò i tuoi occhi la luce tua mi ha già pervaso e non importa non importa amore e non importa il mio dolore perché l'amore è dono è sacrificio e vale il tuo sorriso.
Amor che mi sovrasti... porti il cuor mio nel vento amor come uragano travolgi e mi sconvolgi amor di te mi nutro eppur non sazi mai amor... che solitudine rinneghi in deserti infiniti mi abbandoni amor che in te confido riportami nel nido del mio cuore ridammi luce e sole la speme di ogni oblio amor che sei la vita lo scopo di ogni Dio risparmiami dal gelo di un addio.
Io ti conforto tu mi conforti è un'armonia di sentimenti un suono magico di magiche parole di abbracci portati dal vento di sguardi posati su un raggio di sole talvolta su un raggio di luna anche nel silenzio mi parla la tua voce che dolcemente mi invita alla ragione io ti comprendo tu mi comprendi è un sentiero che non ha ostacoli percorso privo dell'ipocrisia ed il giudizio è assente strade lontane che s'incontrano nell'anima e lì si tengono per mano.
Nel caos della mia stanza dove l'affanno mio è evidente riesco a trovar pace e intorno a me più niente e mentre creo le logica di un ordine d'ambiente fuggo con la mia anima e pur con la mia mente mi trovo in luoghi ameni a passeggiar tra i monti con gli occhi su nei cieli a rimirar tramonti viaggio tra le nuvole verso mete fuori mano cavalco brezze e venti per arrivar lontano sorvolo oceani interi che sono i miei pensieri nel caos della mia stanza penso al mio amor lontano raccolgo la mia lacrima e guardo la mia mano vedo il tuo dolce viso sorridermi di più rialzo gli occhi al cielo e corro ancor lassù.
Ma di che sole brucia la tua terra giardino che non vuole inaridire mai fiori di cento colori giacciono su di te alcuni ormai appassiti tentano di rubare una goccia di pioggia altri rigogliosi e di intensi profumi scrutano nuvole di passaggio che dirottate dal vento si scioglieranno in lacrime di rugiada ed il nuovo sole qualcosa brucerà ma qualcosa farà germogliare.
Le braccia ed il volto supino sul cuscino gli occhi nel vuoto della notte buia... a volte il freddo della solitudine mi ghiaccia anche l'anima... cosa darei per una tua tenera carezza... cosa darei per il tepore del tuo corpo... cosa darei perche il respiro che sento da sempre nel silenzio fosse il tuo... compagno dell'anima mia... a volte vorrei che esistessi... nei miei colori... nei miei profumi... tra le mie dita... sulle mie labbra... intanto continuerò a sognare... di te.
Correre, nuda, sul fango fresco di un campo senza fine, mentre la pioggia striscia sul mio corpo, un senso di freschezza mi libera dalle angosce, mi circonda di pace, le piccole gocce mi abbracciano, il mio respiro è calmo e sicuro, corro, corro fino a rimanere senza fiato, mi lascio andare sull'erba bagnata, le braccia, spalancate, accolgono l'immenso cielo. Sulle mie labbra schiuse e calde, scorrono mille baci di pioggia, mille carezze di vento.