Poesie inserite da Leonardo

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Scritta da: Leonardo

Basta parlare

Siamo facce senza identità
siamo spiriti di un'altra età
vagheremo per l'eternità
senza controllo senza vanità.
Siamo tracce di rugiada
sparse nell'umanità,
aspettiamo quel qualcosa che verrà
e stringiamo questa falsità
come brivido di libertà.

Sempre appesi ad una gerarchia
noi scappiamo e poi torniamo qua,
figli e padri di un'apologia
antenati della nostalgia
intrappolati da noi stessi noi
ci strappiamo mille sguardi e poi
quando dobbiamo dare spazio al fiato
sigilliamo con l'ossigeno il palato.

Ora basta parlare
non c'è più tempo per mollare
siamo chiusi in una gabbia
e il pastore vende scabbia,
come fosse la cura
per la nostra tortura,
per la nostra utopia,
mentre dentro questo recinto
abbandoniamo il nostro istinto.
Composta sabato 6 gennaio 2018
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Scritta da: Leonardo

Illusione

Un boato, e poi silenzio,
le foglie ballano
alla musica del vento.
In città non si ode il mare,
si può immaginare,
le onde da lontano combattono
un'infinita battaglia
contro il mondo.
Un boato, e poi un lamento,
la terra si dispiace
ma finisce il suo sgomento.
La luna dalla città
si può vedere
ma la faccia che le diamo
non è detto sia fedele.
Composta martedì 26 settembre 2017
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Scritta da: Leonardo

Mare profondo

Osservo l'infinito,
le stelle specchiarsi nel mare,
il riflesso di una luce
l'apoteosi solare.

Sulla pelle una carezza
poi uno schiaffo
come pena per la vita terrena
e per l'ignoranza con cui la gente si veste,
il vento prima soffia
poi porta tempeste.

Ascolto il danzare delle onde
che si piegano sul dorso
arrivate alla fine della natura,
all'inizio dell'artificio,
dove la spiaggia le divora.

Sulla pelle
il candore della sabbia,
espressione del passato,
erosione delle rocce,
teatro di guerre,
storia della vita,
così debole e così forte
dove se osserviamo bene,
in un granello,
troviamo noi e la nostra sorte.
Composta lunedì 14 agosto 2017
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Scritta da: Leonardo

Tornando bambini

Puoi guardare
anche senza che ci sia,
vedere a fondo
abbandonando l'ironia,
ragionare da schietto
quando l'unico tetto
è quel cielo stellato
da mozzare il fiato.

Si trovano risposte
anche senza parole
guardare è pregio
della piccola prole.
Forse bisogna
tornare a sentire,
cercare l'affetto
non lasciarsi morire,
tornare piccini
lasciando le ire.
Composta venerdì 11 novembre 2016
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Scritta da: Leonardo

Gioco d'amore

Abbandonarsi al volere dei sensi
per ingannarsi di quel che poi pensi,
sbagliando s'impara ci dicono in molti
ma nell'amor chi ci crede
sono solo gli stolti.

Purtroppo è utopia
pensare di amare una sola persona
che non va più via;
vi dico tremando per questa realtà
che l'amore è una roulette
e non si sa chi vincerà.
Composta venerdì 25 aprile 2014
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