Poesie inserite da Luigi Principe

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Scritta da: Luigi Principe

Identità (quello che non ho)

Quello che non ho
m'impedisce di desiderare altro
e di fare promesse.

Quello che non ho
mi basterebbe!
Se poi volessi altro
non lo chiederei a nessuno.

Quello che non ho
mi direbbe chi sono
cosa mi spetta
e quanto mi tocca fare per meritarlo.

Quello che non ho
non ha un popolo
o forse si.
Un popolo inquinato, plagiato, snaturato
lui stesso stenta a riconoscersi
tanto è diventato stolto e senza memoria.
Ferito a morte
da anni di bugie e omertà.
Composta martedì 15 maggio 2012
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    Scritta da: Luigi Principe

    Mi brilla negli occhi

    Che sia nel sangue
    nella testa
    oppure incastonata in petto.
    Quando lentamente ti svesti,
    la tua Anima
    a mo del sole
    quando fa capolino
    fra le ultime nuvole a fine tempesta
    mi brilla negli occhi
    e infiamma la mia.

    Dà consenso all'ingegno
    linfa alla fantasia
    vigore ai muscoli.

    Si mescola al sudore
    al respiro
    ai battiti del mio cuore.
    Composta lunedì 7 maggio 2012
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      Scritta da: Luigi Principe

      Il piacere connesso alla coscienza ( parte terza )

      Non voglio il tuo perdono
      mi rimarrebbe senza fiato
      del dolore che ti ho inflitto
      ne avevamo bisogno
      entrambi
      in ugual misura.
      Non voglio promesse
      il ricordo dei nostri orgasmi
      guideranno le nostre prossime scelte.
      salutandoti
      ti osservai i piedi
      sicuri, curati, fieri
      è merito mio
      se oggi hanno tanto carisma.
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        Scritta da: Luigi Principe

        Il piacere connesso alla coscienza ( parte seconda )

        Non sei più malinconica...
        stasera ti lecchi i baci di farfalla
        ora che sai chi sei...
        ami l'estate che ti spoglia
        e indossi tutti i baci e le infinite carezza con smisurata fierezza.
        È passato del tempo
        non hai cambiato i tuoi sogni con degli spiccioli
        e hai custodito la fiamma per poi lasciarla nuda adesso
        sai che anche questa notte manterrò la promessa.

        Io come l'ago e il cucchiaio
        tu il mio denaro, Il mio rifugio.
        Rieccoci al confine
        sempre nuovo
        sempre lo stesso per entrambi.
        Nel tepore della brezza
        stai vagando cieca
        su questo pavimento che ti appartiene
        è il tuo tesoro...
        lo cerchi e lo abbracci come se fosse amore
        è il tuo patibolo, la tua culla
        tua madre e tuo figlio.
        La musica, il profumo, le mie mani
        note di pura e desiderata follia
        che s'impadroniscono della tua mente
        mentre il mio corpo si prende la tua pelle infuocata
        e i seni desiderosi di baci di farfalla e carezze.
        Ora
        ancora una volta
        Il tuo affanno...
        l'eco impazzito è la mia dipendenza
        non c'è droga più dolce
        nulla mi eleva di grado
        come l'averti vicino.
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          Scritta da: Luigi Principe

          Il piacere connesso alla coscienza

          La mia testa infuocata per l'alta stima che ho in me
          il tuo ventre infuocato per l'alta stima che hai in me
          e Il libero arbitrio
          ti hanno portata fin qui...
          dove non è all'amore che stai pensando
          ma a quello che gli amanti elargiscono
          e quello che gli amati rubano
          non ti sei mai sentita desiderata
          fin quando non mi hai guardato negli occhi.

          Mani imploranti ma desiderose
          mi trattengono
          sguardi sospettosi
          cenni d'imbarazzo e paure
          chiedono con garbo e in silenzio
          di tornare indietro, forse...
          Poi una carezza...
          Per quanto io abbia vissuto più a lungo e
          tutto quello che vedo e tocco in questa notte
          mi appartiene
          la mia felicità è incatenata alla tua volontà...
          Sono sereno
          il piacere è sempre connesso alla coscienza
          non si può parlare per parlare
          mangiare per mangiare...
          non sarò il signore di un mondo svanito...

          Ancora una carezza...
          Chiudi gli occhi...
          sento i tuoi pensieri
          anch'essi mi appartengono
          e Il tuo corpo mi brilla nella mente...
          Ora
          il tuo affanno sbatte sulle pareti
          come un eco impazzito
          rimbomba nella mia testa...
          Il battito del tuo cuore che incalza...
          un grido si libera nell'aria...
          la gioia vibra dentro di te...
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            Scritta da: Luigi Principe

            Limbus

            C'è un vento incessante
            che attraversa la notte
            e porta via la polvere dai tuoi sogni.
            Un silenzio intriso d'ansia
            a tenerti compagnia
            come un laccio emostatico legato al braccio.

            I tuoi occhi non conoscono la via
            e chi vive fuori da questa notte
            ignora il sentiero che hai intrapreso
            ecco!
            la mia dimora è questa
            casa mia non è solo cemento.

            le domande silenziose che ti roteano in testa
            scorrono dubbiose e oscure in tutto il tuo corpo.
            Una cupa sensazione a quanto si prepara
            fa di te la mia musa adorante e oscena.
            Composta domenica 13 giugno 2010
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              Scritta da: Luigi Principe

              La Regina

              Le labbra lucide, delicate
              gli occhi che mi seguono
              da qualsiasi prospettiva io li osservi
              la tua pelle...
              meraviglia del Creato!

              La perfezione è un cammino, non una meta.
              Tu
              con il tuo talento
              e la passione
              su quel sentiero d'arte
              hai portato la tua voce il più lontano di tutti.

              Non badare alla pochezza di chi ricorderà prima le tue debolezze.
              i tuoi sguardi
              i sorrisi
              il tuo canto!
              allieteranno l'animo di chi vive d'Amore
              per sempre.
              Composta domenica 12 febbraio 2012
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                Scritta da: Luigi Principe

                La Ninfa e il suo Re

                A volte è un cenno
                altre, uno schiocco di dita
                suprema saggezza
                a domare la tua follia
                a spiegarti il modo esatto di stare in questo mondo.

                Rituali e pause
                colpi, carezze e sguardi portentosi
                occhi negli occhi
                per capire e scegliere
                fin dove farti male
                fin dove ti è dato godere oggi.

                Sguardi esausti, estasiati
                carne e menti
                in un universo di un corpo solo
                quelli che eravamo e chi siamo oggi.
                Ecco!
                Il nostro mondo
                la nostra intimità.

                I miei beni mi dicono solo cosa possiedo
                i tuoi cambiamenti mi diranno quanto valgo.
                Sono il Re
                se la più evoluta fra le Ninfe
                m'implora di farle vibrare quanto mi ha donato.
                Senza, sarei solo un Uomo.
                Composta mercoledì 8 febbraio 2012
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                  Scritta da: Luigi Principe

                  Rituali e pavimento

                  Saresti forse più libera
                  con qualche giorno in più di pace
                  abituata al tuo destino quotidiano
                  con la speranza a profanare questo tempio del dolore.
                  Il futuro è fatto d'attimi
                  messi in fila uno dopo l'altro
                  fanno il resto degli anni.
                  Senza rituali e pause
                  contrasti e notti passate sul pavimento
                  senza attimi memorabili
                  i nostri anni sarebbero infiniti.
                  Composta giovedì 22 settembre 2011
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                    Scritta da: Luigi Principe

                    Beautiful mouth

                    Con il suo calore
                    che quasi brucia
                    lì, dove mi tocca
                    e quello che mi sussurra
                    la tua bocca ha violato le mie certezze
                    tanto che non ho più voglia
                    degli altri miei vizi.
                    Ignoro l'ampiezza del tempo
                    che sta di mezzo a questo scritto
                    al prossimo tuo bacio.
                    Fossero anche decenni
                    conoscere quanto c'è da aspettare
                    mi donerebbe buon umore.
                    Saprei che non c'è da vivere solo di speranze.
                    Composta mercoledì 18 gennaio 2012
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