Poesie inserite da Marco Bruni

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Scritta da: Marco Bruni

Buona sera

Buona sera amore.
Sei volata via,
librandoti nell'aria,
leggera, bella nel tuo volo
di colomba lasciando
la mia voce sola in
questa piana di
smania e di dolore,
dove l'eco cupo di parole
non ritorna fra le costole
avvilite di un mondo
sopraffatto alla sua quiete,
nel lucido torpore della sera,
quando il vento sbatte
violento la sua testa contro
le nostre povere certezze e
l'onda dirompente
infuria contro l'incolpevole
scogliera dei nostri sentimenti.
Ma sulla fronte oppressa
dall'angoscioso vuoto del
domani, la speranza lieta di
un raggio di sole luminoso
riflette, semina e disperde
l'ante del cuore sopraffatte
che nuovi battiti alle tempie
irrora e uccide la smania
e questa voglia di morire.
Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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    Scritta da: Marco Bruni

    Cuore

    Non temere,
    non sarà l'inverno a
    far tremare la mia fede.
    L'inverno è solo vento freddo
    e ghiaccio e neve, che poi col
    calore, lentamente si disgela.
    Non temere,
    non sarà il mio cuore a
    cadere stanco sotto la fredda mano
    dell'inverno. La fede è la mia
    legna, con cui si accende il
    prezioso fuoco della preghiera.
    E la preghiera,
    è la mia forza per andare avanti,
    per continuare a nutrire nel mio
    cuore, la speranza del domani.
    Catturo i tuoi sorrisi e li
    trasformo in fiori.
    Si poseranno e ovunque
    lasceranno entrare il sole con
    un profumo mai sentito prima.
    Nel pentagramma del mio cuore
    già sento una sinfonia di colori e
    di fiducia, anche quando duole.
    Per questo apro le mie braccia
    al sole regalando baci e carezze
    al vento. Si irradieranno forti
    dove un cuore soffre cingendolo
    di gioia. Sono petali d'amore, il
    profumo del fiore che ti porti dentro.
    Allora nel tuo cuore sentirai una voce.
    Ti parlerà dolcissima di cose che non
    sai e quando le saprai il velo, di
    colpo crollerà, lasciando posto a una
    luce immensa: destinazione amore.
    Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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      Scritta da: Marco Bruni

      È l'alba

      Nel cielo silenzioso
      una luna impallidita
      langue.
      Languono anche le stelle
      che specchiano nel
      mare d'argento.
      D'un tratto tremulo e incerto
      bagliore di vita spunta
      su dal balzo d'oriente.
      Volano nubi leggere
      e bianche
      su questo pallido mattino.
      Mentre migrano dove si spegne il sole
      le stanche ali dei sogni,
      è l'alba.
      Composta lunedì 30 novembre 2009
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        Scritta da: Marco Bruni

        Amnesia

        Solstizi d'ambra e di licheni,
        guardano l'avida prua tagliare
        e fendere il mare, da oriente a
        ponente, mentre di lassù, una
        luna tonda, recita qualche
        preghiera nuova.
        Pregate, disse Colei dall'alto
        del cielo, sanguina forte, il
        bardo del cuore. Gocce di
        sangue, di pioggia e d'amore,
        cadranno cruenti da candide ali.
        Germoglieranno i mistici orti dell'avvenire.
        Composta sabato 21 novembre 2009
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          Scritta da: Marco Bruni

          Quintetto amoroso

          Per monti e per valli
          seguirò l'amata mia diletta,
          perché descrivere non so
          la bellezza che provo
          alla sua vista.
          La gioia, l'amore, l'allegria
          che l'impetuosa onda
          della sua passione ha
          gettato sulla desolata riva,
          della vita mia.
          Composta mercoledì 18 novembre 2009
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            Scritta da: Marco Bruni

            Amore addormentato

            Guarda, ora scende la notte
            non mi lasciare solo,
            non andare via.
            La terra è stanca
            del giorno,
            ora riposa tranquilla.
            La strada là fuori
            è deserta è fredda
            e buia senza te e,
            si perde tortuosa nei
            mille pericolosi
            incroci del destino.
            La sabbia che sta
            nella clessidra è finita
            amore mio,
            poso ai tuoi piedi dei fiori
            e tu in cambio, getti su di me
            un velo perfetto di silenzio.
            Composta mercoledì 18 novembre 2009
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              Scritta da: Marco Bruni

              Al mio Santo

              Eri lì, accanto a me, prima
              ch'io nascessi.
              Aspettavi inquieto il
              primo pianto della mia tremula
              esistenza, alla quale sorridesti con
              gioia ed entusiasmo, facendola tua,
              in ogni sua forma e dimensione.
              Poi, mi hai preso per mano e
              ogni mio dubbio hai cancellato,
              indicandomi la strada più serena,
              lontana da insidie e dai pericoli
              che affollano questo bellissimo,
              immenso, strano mondo che ci accoglie.
              Ancora oggi, che mi trovo più cresciuto,
              più invecchiato, nell'età che il tempo
              si trascina dietro, ti porto baluardo e
              luce dei miei timori, guida Santa della
              mia debolezza umana, capace d'acquietare
              il vento, che scuote e percuote questo povero
              granello di vita, che nel cosmo si consuma.
              Con te mio Santo, voglio proseguire questo
              viaggio, fino a quando dovrò scendere
              dal bus di questo mondo, per volare
              libero nel luogo dove mi aspettavi,
              prima del tempo ch'io nascessi.
              Composta lunedì 16 novembre 2009
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                Scritta da: Marco Bruni

                Ode per Alda Merini

                Ho pianto il mio silenzio
                ai fiori che verranno,
                fra sguardi di curiosi e
                parole appese al tempo;
                tra il fumo d'una sigaretta,
                oltre le brume del naviglio,
                ho disegnato i miei pensieri
                sopra un foglio bianco ed ho
                riempito col mio amore pagine e
                libri, che alla rinfusa ammiccano
                dagli scaffali impolverati, ridendo
                ad una vita assai severa e dura,
                che mi ha strappato i sogni,
                dispietata e disdegnosa, che al
                suo passare, urlava rabbia, nel mio
                cuore e al mio tormento. Con emozione viva
                ho creato versi e melodie, venivano da
                Dio, che accanto a me sentivo assiso e ho
                donato l'anima mia agli angeli, così come ho
                voluto io. Ora con te le tue parole sono
                stelle in cielo e luce in terra, abbagliano
                di gentilezza, con amor perfetto, per dare
                ciò che di tuo è rimasto all'altrui diletto.
                E quando a sera, qualcuno alzerà
                lo sguardo nell'immenso, ti vedrà
                brillare, Alda. Allora capirà che non ci
                hai lasciati soli e che da lassù, continui
                ancora a scrivere la tua opera d'amore,
                con il sapore del meglio che riposa:
                fra versi e rime il profumo d'una rosa.
                Composta lunedì 16 novembre 2009
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                  Scritta da: Marco Bruni

                  Uomo del mio tempo

                  Cosa cerchi uomo del mio tempo,
                  avvolto di lucida seta, col tuo
                  cupido sguardo, tra il velo di
                  nebbia terrena, che appanna e
                  nasconde il raggio divino, la
                  luce, l'erba, la spiga.
                  Io vado per la mia strada, una
                  veste di foglie e di miseria e dove
                  camminano i miei passi, avverto
                  lieve un filo di paura pungere
                  la mia debole mente, che piano
                  s'abbandona all'angelo di pietra.
                  E non muove, non passa il gelido
                  abbraccio. La morsa tenace che il
                  tempo profonde è silente e pesante
                  è la croce dei giorni, che appresso si
                  porta l'inconscio, l'oscuro presago,
                  il fulmine, il tuono. Tutto, pare
                  cadere in triste abbandono. E tu
                  uomo del mio tempo, cerchi solo
                  il profitto, la gloria d'infame parola,
                  il piacere dei sensi, la guerra, il
                  potere. Ma la vita è oscurità, senza
                  l'umile fonte della preghiera e ogni
                  preghiera è vana se priva di fede
                  e la fede è trasparenza se manca
                  il credere e il credere è
                  illusione se manca amore.
                  E lavorare con amore, è un
                  vincolo, con gli altri e Dio.
                  Composta lunedì 16 novembre 2009
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