Scritta da: Maresa Schembri
in Poesie (Poesie personali)
Autostima è saper sperimentare
il vuoto non solo il pieno,
il silenzio non solo il rumore,
la tristezza non solo l'euforia,
il dolore non solo la gioia.
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Autostima è saper sperimentare
il vuoto non solo il pieno,
il silenzio non solo il rumore,
la tristezza non solo l'euforia,
il dolore non solo la gioia.
I disabili guidati da Immanuel
seguivano in carrozzelle sbilenche
per calanchi e sassaie, assetati,
Gesù che, con calzari di sicomoro,
andava a meditare, stanco del mondo
chiuso in un tramonto immobile, d'oro,
sul Mar Morto. Che sorto fra aride
colline esile fiottava contro le sponde.
Lo seguiva la turba dei disabili, fra cui
il bimbo di sei anni, Filippo. Un bue
ruminando erbe secche e spine, negli
occhi li rifletteva tutti da uno scoglio storto.
Gesù alzò sulle acque le mani, e si tacque la turba.
Con una bilancia di quarzo ne pesò
le anime assieme ai minuscoli quark e leptoni.
"O voi che costituite l'universo", disse
il Maestro, "leptoni e quark, e disabili verso
Dio rivolti, e Immanuel, in quel
Mar Morto se i piedi immergete, entrerete
in uno Spirito risorgente in tanti tempo-spazio".
Il tramonto finiva blu, e i disabili in una
nube di quark, ebbero il corpo sano
vedendo emergere dalle acque Iddio.
Picchiasti alla mia porta
e ti lasciai entrare nel labirinto del mio ego,
sciogliesti il ghiaccio delle mie pareti
e ne facesti azzurro mare agitato.
Ti lasciai coltivare i fiori di quel giardino
dove, oggi, il mio occhio può
andare laddove la ragione si perde.
Ti dico grazie.
Mi abiterai lungo il corso delle età
fino a quando tempo
esisterà e
fino a quando spazio
sarà occupato.
Non sei materia e non mi
consumi, sei
spirito e mi alimenti e
sarai il mio cibo
fino alla morte
dei secoli.
Tu verdad? No, la Verdad,
y ven conmigo a buscarla.
La tuya, guàrdatela.
La tua verità? No, la Verità,
e vieni con me a cercarla.
La tua, tienitela.