Solo silenzio infrangibile,
avvolto, frapposto, inarrestabile.
Anche l'aria è muta,
in quell'attesa che non finisce.
Solo l'anima parla,
nella melodia della vita,
chiede, ascolta, freme.
Lei non si adagia,
vive, palpita, respira.
E spera, nell'incredibile.
Schiava della tua seduzione,
incatenata nell'oblio della passione.
Fili invisibili,
che mi avvolgono a te.
In quel senza uscita,
che resta eterno nella vita.
Innocenza di bimba,
rugiada del mattino,
sorriso adolescente,
ed ero innocente.
Sguardo di Donna,
passione suadente,
sorriso ammaliante,
ed ero avvolgente.
Femmina sensuale,
sorriso tentatore,
ed ero intrigante.
A secondo del tuo umore,
mi trasformavo con ardore.
Sognavo Amore,
ed ero incoerente.
Timore di Te, di ciò che eri per me.
Il desiderio impellente,
come un serpente.
Un gioco virtuale,
divenuto reale.
Il non distinguere più,
la fantasia dall'immanente.
In quella utopia, di pura follia.
Ed ero coerente.
Ferma davanti
a te
guardavo
i tuoi
occhi
cercando
di capire
cosa
ero
stata
del tuo
sentire.
Impassibile
sguardo
non
trapelava
nessun
contatto.
Forma
astratta
di fantasia
dove
la favola
era
ironia.
Pura
illusione
del
momento
che
non
rientrava
nel
tempo.
Piume di pensieri
sparse nel vento
volteggiano
nell'aria.
Leggeri
tornano
a te
a noi
sorprendimi
prendimi
conducili
dove non c'è
ragione
dove c'è
il sole
dove
esiste
l'amore.
Attraversando
i colori
che si
posano
e restano
nell'emozione.
I miei pensieri, come sentieri,
e nel percorrerli,
li sento cuciti addosso,
sulla mia pelle.
Li indosso su di me.
Mi scuotono dal quel tepore,
in cui mi sono rifugiata
nel timore di dover affrontare la realtà.
E osservo ciò che mi circonda,
mi sento avvolta in un onda impetuosa
dove il vento selvaggio,
solleva dal mare.
È giunto il tempo,
della serenità.
Come una crisalide che prende forma,
nella fenice che poi risorge.
Guardo avanti, vivo la vita.
Dammi la mano e andiamo avanti.
Insieme è la realtà!
Un cuore in fiamme,
un'anima accesa,
chiede una preghiera,
passa oltre non ti fermare,
è questa la strada da fare.
Sordo al richiamo della saggezza,
muta il percorso,
abbatte gli ostacoli
e crede di poter ancora amare.
Impavido come un guerriero,
si getta su quel sentiero
e affronta con coraggio il pensiero.
Io si, io posso.
E poi... amore...
e chiedersi, sarà, potrà, chissà...
casualità, destino.
L'aprirsi del giorno,
nell'anima raminga.
Un alba, un tramonto,
dove è l'incontro...
la vita che passa e tu che attendi.
E poi, accade, ma non ti senti pronta.
E rimandi ad un domani, che forse non vuoi trovare.
E non permetti a nessuno di avvicinarti troppo.
È l'incompiuta, di ciò che forse non sai,
e che non saprai mai.
E resta un tenue ricordo di una voce,
a cui non darai mai un volto.
Sembra di ieri il tuo sorriso.
Appena un cenno del paradiso.
Eco lontano di ciò che è andato.
Ma forse, ho solo immaginato...
Il paradiso di quel sorriso...
Ho dipinto un volto,
che non è stato.
E se poi dovessi incontrarti,
così... come per caso,
potrei dire che è stato il fato.
E vederti così... all'improvviso,
basterebbe un tuo sorriso,
per sentire in un momento,
ciò che è stato il sentimento.
Un amore non lontano,
che è appena ritornato.