Poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Alla deriva

Dove neppure il silenzio
riesce a credermi.
Là, oltre il bene e l'assenza
oltre le acque della resa.
Persuaso da grumi di stelle
l'immenso vuoto accoglie
il sopraggiungere dell'eternità.
Un'istante prima
un battito prima
sprofonderà il male,
io devo esserci
io
non ho mai imparato
a morire.
Composta sabato 21 dicembre 2013
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    Scritta da: Michele Gentile

    L'eco del silenzio

    Il tramonto incendia la forra
    scioglie la valle di pietra.
    Si desta la sera
    le spose governano i fuochi.
    Vende cara la pelle
    questo mio dolore,
    legittimando il tuo nome
    cala il sipario
    sulle fredde labbra.
    Riposo sulle rive del cuore
    mentre tu
    t'innamori di un peccato.
    Non scavi più tra i ruderi
    dei nostri sguardi.
    Nulla resta di quell'ardore,
    niente s'è salvato.
    Notte
    che asciughi il mio pianto
    notte
    senza tempo,
    insieme a me
    perditi,
    almeno tu
    dimentica.
    Composta lunedì 16 dicembre 2013
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      Scritta da: Michele Gentile

      Papà

      Esploravo gli abissi delle mie convinzioni
      rovistando tra i panni del mio greve bagaglio,
      cercando una scusa per le misere azioni
      per convincermi che fossero un incredibile sbaglio.
      La realtà della vita è però più evidente
      Il suo vigliacco fetore non inganna la mente
      ogni tua soave, gentil concessione
      presenta un conto spesso troppo oneroso,
      tant'è vero che penso che la tua sola missione
      non sia proprio quella di un Papà generoso.
      Forse ci osservi un po' divertito
      dal tuo infinito giardino fiorito
      e non riesci ogni volta a capire perché
      tra il fango e la merda
      pregano te.
      Composta domenica 8 dicembre 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        Santa inquisizione

        Chiedo perdono,
        umilmente
        come solo un peccatore
        della mia specie
        può fare.
        Ho inciso questa vita nelle carni
        in profondità,
        sorridendo quand'ero in me
        scrivendo rabbia nei giorni offesi.
        Chiedo perdono
        per aver ucciso la speranza e
        averla seppellita ancora viva.
        Chiedo perdono per aver reciso giovani fiori
        per averli dipinti di nero
        e cuciti sul mio drappo.
        Quale misera umanità rappresento
        quanti errori,
        nei vostri letti sarei stato il benvenuto
        tra il piacere
        e il dovere
        di raccontarvi un uomo nudo...
        chiedo perdono
        chiedo perdono.
        Composta domenica 8 dicembre 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          In me scorre la vita

          Quando la notte
          mi riposa accanto,
          in un giaciglio di inverni
          rubati al mare,
          in me scorre limpida acqua
          se posso dissetarmi alla tua fonte.
          Uomini partiti
          per sposare l'alba,
          rondini impazzite di libertà,
          in me scorrono cieli tersi
          se posso richiamarti all'amore.
          E mentre il giorno
          intona
          l'ultimo canto d'arpe,
          confinandosi nell'eco
          di ciò che fu
          in me,
          violenta,
          scorre la vita
          se posso ancora sognarti.
          Composta domenica 1 dicembre 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            Pensiero

            Qui ricordo te
            fra le cose più semplici.
            Nelle carezze che la sera
            dedica alla fatica,
            nelle parole che il vento
            insegna al mare.
            Qui mi vieni in mente
            distante da gioie indiscrete,
            riflesso d'ombre
            che spaventa il mattino,
            ferita inferta
            per lacrimare in eterno.
            Qui torni a trovarmi
            tra le cose più belle
            quei giorni
            dove non sono più.
            Composta domenica 1 dicembre 2013
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              Scritta da: Michele Gentile

              Via capo soprano

              Non si cresce senza lacrime
              non si sceglie il cielo
              sotto cui sbagliare.
              Sopravvissuti
              al giorno
              qui
              cavando gli occhi al cuore
              quando la promessa delle onde
              si vendeva al peggiore offerente.
              C'era poco da fare,
              molto da sapere
              memorie di un passato,
              dolore presente.
              Forse l'abisso
              a riempire il vuoto
              di un fiore
              partito per l'inverno
              senza fiatare.
              Eravamo noi, vite improvvisate,
              ricchezza depredata
              ai confini della sera,
              accampata alla bene e meglio
              sul ciglio della strada,
              impossibili,
              difettosi,
              noi
              scortati da un sole amaro
              già andati chissà dove
              gli ultimi,
              le ombre
              di via capo soprano.
              Composta lunedì 25 novembre 2013
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                Scritta da: Michele Gentile

                Son gaio

                Son gaio
                che male c'è?
                Se fossi inglese
                alle cinque
                mi farei un te
                invece son gaio
                e alle due
                mi faccio un bel caffè.
                Son felice
                non è questione di predisposizione
                né di considerazione
                autodeterminazione
                biforcazione...
                se fosse per me,
                umanamente,
                sarei gaio insieme a te.
                Rispetto la tua rima,
                se preferisci autostima
                che senza quella non c'è vita
                ma io son gaio più di prima.
                Don Caio fa finta di niente
                preferisce confessarmi
                Tizio picchia come un fabbro
                ed io dovrei discolparmi?
                Colpa mia e colpa sia!
                Son gaio,
                che bello è
                dir di si ad un inglese
                che alle cinque
                vuole solo te!
                Composta domenica 10 novembre 2013
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                  Scritta da: Michele Gentile

                  Alla tua!

                  Non hai un lavoro,
                  aperitivo
                  non hai un futuro,
                  aperitivo
                  sei passivo,
                  aperitivo
                  non puoi fare neppure il pornodivo,
                  aperitivo
                  bevi vino
                  aperitivo
                  bevi birra,
                  aperitivo
                  ti bevi tutto
                  aperitivo
                  Bobo Vieri,
                  aperitivo
                  Belen Rodriguez,
                  aperitivo
                  solo ieri,
                  aperitivo
                  facevi i quiz,
                  aperitivo
                  mentre ora,
                  aperitivo
                  ti dai allo spritz,
                  aperitivo.
                  Non sogni più,
                  aperitivo
                  non conti più,
                  aperitivo
                  la mandi giù,
                  aperitivo
                  non torna su,
                  aperitivo
                  lo sai anche tu,
                  aperitivo
                  sei proprio tu?
                  aperitivo.
                  Buonanotte.
                  Composta domenica 10 novembre 2013
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