Quei 21 grammi li vorrei riflessi allo specchio. 21 lati da osservare con minuzia. Tocchi leggeri per saziare la curiosità. 21 grammi di lecca lecca fragola e panna. È brava. Si vede. Da notti la emme grida. Troppo poco. Aussi. Senza ritegno. Chiede. E di 21. Uno che non c'è. Lei chiede: Ali. Nuvole bianche. Trofei di vocali. E sapori nuovi conosciuti. La emme grida. Dovrei accontentarla.
Ventiquattro parole chiuse in un cassetto che non aprirò mai. L'avevo già scritto. Lo ridico! Assenze ingiustificate e notti troppo lunghe. Un bambino mi alza la gonna e un masticone si appiccica sotto lo stivale. Si gira in macchina. C'è gente! Una festa... cantanti. Ci fermiamo? No. Sì. No. Dai! Ok! Fumo. Fumo. Numeri. Risate. Musica. Si canta. Foto. La gonna non la metto più. Casa. A volte ci penso. Qualcuno dice che ho tutto. E allora perché stanotte non ho niente? Dice che sei una sfida. Dice che non mi arrenderò. Dovrei comprare un po' dei tuoi silenzi. I tuoi occhi e quei sorrisi. Me li vendi? Li voglio! Un po' ci sei. In testa. Batti. Un po'. E ti comprerei.
Troppi pensieri affollano la mente. La principessa e la sua treccia aspettano il Principe. Cazzo vuoi Principe? Perché continui ad infilzare la lama della tua spada... qui sul petto verso sinistra... chiamami verso sera. Forse ti rispondo! Oppure dammi un bacio e lasciami senza fiato... Sento quell'amo. Che si lega in un punto preciso delle mie parti basse. Che si conficca nella carne e tira verso l'ombelico. Loro le chiamano farfalle. Per me sono ami. Che tirano. Che avvicinano piacere a cuore. E se le signorine innamorate fanno le gelose salutamele con tanto piacere. Lei aspetta Principe due mesi silenziosi lasciano il posto a frasi esplicite. Decido io! Ora.
Cos'hai dentro, Amore? Dimmi la tua alchimia. Dimmi la tua composizione psichedelica. Oppure entrami dentro. Dentro nell'anima. Perché ci penso ancora... e non resisto. Perché alle dieci eri con me. Perché potrei anche credere di resistere... di lasciarmi tutto alle spalle... quel tutto che non è stato niente. Ma sarebbe inutile. Notte Amore. Vado a dormire. Sono stanca.
Finalmente è arrivata la risposta che tanto attendevo che avevo già capito da un mese ma che desideravo leggere... È arrivata stanotte "Difficile è desiderare di volere ancora". The end! Di cosa poi? E finalmente mi sento libera almeno non ho più dubbi... Mi riprendo la mia vita strano ma solo ora mi rendo conto che l'avevo donata per un po' ... è strano ma sto bene... E giuro che è l'ultima volta che parlo di Te. Ultimo post Ultime tag con le tue iniziali Ultima volta che mentre ascolto una canzone mi dico: "parla di noi!" Sai (E non c'è più niente tra noi e non c'è niente se non vuoi mi passerai davanti e neanche ti saluterò mi sento cinica ormai che neanche mi ricordo Le confidenze tra di noi forse son state niente Ma un giorno ci ripenserai un giorno non lontano ci ripenserai e non potrai far niente E non c'è niente più tra noi E non c'è niente se non vuoi) Spara sono innamorata Spara ho sbagliato a credere.
Voglio mutandine colorate a righe! Le vendo... ma vorrei che me le regalassero... Voglio nuovi amori che scaldano il cuore ma che non ti facciano soffrire Voglio non pensarti (Voglio dare gli auguri della festa del papà a mio padre Voglio regalargli la stecca di marlboro che lo ha ucciso e che compravo tutti gli anni) Voglio caramelle fragola e panna voglio diventare una superdonna. Sì. Vivere ogni momento da desiderarne l'eterno flash. Rewind. Play. E ancora rewind. Voglio il prima di ogni cosa Quel prima che ti fa venire l'ansia che ti lascia senza fiato il prima del primo bacio il prima dell'averti visto il prima di salutarti Voglio starmene tranquilla sulle tue gambe Voglio coccole tue solo tue Voglio inutili discorsi da adolescente Voglio quella telefonata che non arriva Voglio le emozioni che mi davi due mesi fa. Potrei pensare che lo vuoi anche tu.
Ti voglio e non cerco scuse non ho paura non porto rancore. Ti voglio solo una volta forse due bugiarda Ti voglio e non ho scelto io ma Amore l'ha fatto per me.
Soliti silenzi lasciano brividi sulla pelle anche se oggi c'era il sole... Dovrei far finta di nulla e capire... Capisco. Capisco che sono dieci Capisco le diversità Capisco le paure il poco tempo e le volte in cui si muore un po' e capisco anche il colore di quegli attimi in cui sei stato mio... Ma ora... non esisti... non esiste quella voce che mi piace tanto non esistono parole scritte ed immagini rubate non esistono telefonate silenziose e la buonanotte alle cinque del mattino... Credevo fossi mio mi sbagliavo Credevo che mancasse poco che saresti arrivato... lo credevo mi sbagliavo.
L'altra notte ho dormito per otto ore e mio padre non è venuto più a trovarmi... e che avrò fatto mai? Faccio quello che dicevi tu... ti ricordi? Potrei anche chiederti un passaggio... al liceo venivi spesso a prendermi. La tua patente è accanto alla mia nel portafogli sembri James Dean su quella foto... e tutti dicono che ti somiglio... e tu da lassù? Che fai? Fumi ancora? E le mani? Hai visto... finisce che poi ti penso e nelle vene scorre sangue e lacrime e finisce che ti vengo a cercare... e non so se il navigatore da quelle parti funziona eh sì... finisce che poi devo dirlo per forza che mi manchi... decisamente.
Il tuo nome scrivo e non conosco confini, i tuoi... sì, i confini tuoi... non li ho mai visti. Dipingo il tuo volto di blu e d'argento... e non conosco confini, i tuoi desideri... li accarezzerei volentieri li accosterei ai miei... per farli diventare una cosa sola, eh sì una cosa sola... i desideri tuoi sui miei... La città oggi era grigia, grigia come te, solo gli occhi erano blu... quelli sempre, quelli ovunque, e la voce sembrava di vetro... tre volte. E tra la gente... tra occhi curiosi... ti pensavo... Ho deciso: ultima fermata, il treno l'hai perso (punto) forse.