in Poesie (Poesie d'Autore)
Il prodigio della resina
E poi, appena usciti dal bosco,
loro, entrati in due ed ora
come fusi, compenetrati ben più
delle dita intrecciate, loro, adesso
la continuano quella selva:
perché lei nasconde genziane sotto le ciglia,
e lui ha mutato in corteccia la gioia del torace.
E c'è con loro anche il picchio
che in quella scorza buca, con il becco
all'altezza del suo cuore.
E lì dentro vi deporrà una pigna, un ciuffo di muschio,
tre foglie di faggio, vi deporrà uno gnomo
e la sua fisarmonica, l'armonia di un ruscello,
la calma di un lago, di una radura.
Lei vi deporrà un sassolino, una piuma bianca,
una lacrima, una palla di neve, una giovane
vipera e un orecchino d'argento.
E lui parlerà affinché non manchi mai l'aria
nel groviglio sacro dei loro rami.
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